Isis: filiali operative in 18 paesi
L’emittente televisiva statunitense NBC è riuscita a ottenere parte di un informativa che il National Counterterrorism Center (NCTC), l’agenzia federale anti-terrorismo, ha fatto pervenire alla Casa Bianca contestualmente all’inizio dei bombardamenti in Libia. La porzione di documento classificato fatta trapelare comprendeva la mappa riportata sotto. Aggiornata al mese di agosto 2016, in essa si mostra una tripartizione dei paesi in cui l’Isis ha fatto breccia. In marrone, il “core” della temibile organizzazione terroristica, ossia il territorio controllato tra Siria e Iraq, in arancione, contrassegnate le zone in cui gli jihadisti sono “operativi”, in tonalità più chiara, invece, le “aspiranti filiali” dell’Isis.
Isis: filiali operative in 18 paesi
“Rami ufficiali” del Califfato si sono costituiti in Algeria, Nigeria, Libia, Arabia Saudita, Yemen, Pakistan, Afghanistan, oltre che nel nord del Caucaso (Russia) e nella penisola del Sinai (Egitto). D’altra parte, nuove “branche” dello Stato Islamico potrebbero presto ufficializzare il proprio “giuramento di fedeltà” al Califfato in Mali, Somalia, Bangladesh, Indonesia, Filippine e in territorio egiziano.
Sempre la NBC, citando le informazioni a suo tempo diffuse dal Dipartimento di Stato Usa, ricorda che, nel 2014, quando cominciarono i raid della coalizione contro il nascente Stato Islamico, solo 7 paesi dovevano fare i conti con l’Isis. Già nel 2015, il sanguinoso “franchise” si trovava diffuso in 13 paesi. Attualmente, stando alla mappa del NCTC, l’Isis è pienamente operativo in almeno 18 stati.