Raggi: programma copiato, l’accusa del candidato di Marchini
Raggi: programma copiato, l’accusa del candidato di Marchini
Il programma per governare la Capitale, quello che lunedì Virginia Raggi ha presentato in Campidoglio, si sta rivelando essere in diverse parti un “copia e incolla” di altri documenti presi in prestito dal web. Un duro colpo per la reputazione del neo Sindaco di Roma, già alle prese con i tradizionali problemi in cui versa la città? Di certo, non ci voleva questo “scivolone” per il M5S che si sta giocando una partita delicata visto che è chiamato a dimostrare agli elettori di essere capace anche di amministrare ad “alto livello”.
Raggi: le parti che sono state copiate
“Roma Capitale è portatrice di una visione biocentrica che si oppone all’antropocentrismo specista che nella cultura occidentale ha trovato la sua massima espressione”, ci troviamo al punto 4 – tutela dei diritti degli animali e biodiversità – del programma presentato dal M5S. Basta però dare uno sguardo al sito internet dei Verdi, per capire come queste righe siano state prese in prestito da una vecchia conferenza programmatica del partito che fu di Pecoraro Scanio.
Un semplice caso usato contro il M5S? Forse, ma nel testo figurano anche molte altre parti copiate.
Ad esempio, a pagina 26 troviamo un capitolo dedicato a “Roma semplice” che contiene l’identica ricetta a cui sono arrivati gli “stati generali dell’informazione”, come consultabile dal sito dell’agenda digitale. Stesso discorso vale per il capitolo dedicato allo sport, in buona parte copiato da un recente accordo siglato tra l’Anci ed il Coni.
Il tutto è emerso, come riportato dal Corriere della Sera, grazie a Tommaso Martelli, già candidato al comune di Roma a sostegno della Lista Marchini, che ha notato la presenza sul web di molti passaggi delle linee programmatiche del M5S. Insomma, qualche aggiustamento a destra, qualche modifica a sinistra e poi l’occhio vigile della rete ha fatto il resto. L’inizio per il neo Sindaco di Roma Virginia Raggi adesso è ancor più in salita.
Giacomo Tortoriello