Equitalia: ecco quando non può pignorare
E’ stato approvato ieri, in via definitiva, il decreto legge, contenente le misure finanziarie urgenti per gli enti locali ed il territorio. Dopo l’approvazione alla Camera, è stata la volta del Senato, così ora il dispositivo è definitivo. Nel provvedimento, inoltre, sono stati inserite alcune misure di interesse generale come: 10 milioni per iniziare una serie di interventi a sostegno del grano italiano, la sospensione degli aumenti delle addizionali di imbarco per i passeggeri degli aerei, 10 milioni per le vittime e i feriti nello scontro tra i due treni in Puglia.
Inoltre, tra i provvedimenti più interessanti, vi è la riapertura per la rateizzazione dei debiti verso Equitalia, con la possibilità di pagare i debiti in 72 rate. Fermo restando che, se non si procede al pagamento di 2 rate, anche non consecutive, si perde questa opportunità.
Equitalia: ecco quando non può pignorare
Andiamo a vedere ora cosa può pignorare l’ente di riscossione, ovviamente non tutto può essere soggetto a pignoramento. Partiamo dallo stipendio, si prevede che questo non possa essere pignorato per un importo superiore ad una somma prestabilita. In particolare può essere pignorato: 1/10 degli stipendi con importo fino a 2.500 euro, 1/7 degli stipendi che vanno da 2.501 fino a 5.000 euro e 1/5 per gli stipendi che superano i 5.000 euro.
Discorso analogo può essere fatto per le pensioni, Equitalia non può pignorare quelle di importo inferiore all’assegno sociale aumentato della metà, questo poiché deve essere garantito a tutti un minimo di sostentamento. Mentre per quanto concerne il conto corrente, non si può pignorare l’ultimo stipendio o accredito che vi è stato effettuato.
Inoltre, Equitalia, non può pignorare la prima casa, in particolar modo se è l’unica che il creditore possiede. Va precisato, però, che se qualora l’ente di riscossione vanti un credito superiore ai 20 mila euro può comunque iscrivervi ipoteca. Altrimenti, è possibile pignorare la casa, a condizione che il credito vantato sia superiore a 120 mila euro.
Esistono poi diverse tutele per alcuni beni mobili, che per il nostro ordinamento non sono pignorabili, come ad esempio: i letti, gli armadi, le sedie, il frigorifero, le posate, e cose simili. Particolare tutela è riconosciuta anche per il fondo patrimoniale, che può essere pignorato solamente laddove il debito contratto derivi da esigenze connesse alle necessità della famiglia.
Giacomo Tortoriello