Est Ucraina ancora in guerra, Poroschenko: “fine combattimenti entro questa settimana”
L’operazione anti-terrorismo delle truppe di Kiev, nelle regioni orientali dell’Ucraina, continua e i ribelli filorussi non si arrendono: le forze del governo hanno intensificato i bombardamenti di artiglieria sulla città di Slovyansk: nella giornata di ieri, sono state colpite zone centrali della città – non sono stati risparmiati i palazzi dell’amministrazione locale ma neanche la chiesa della piazza centrale della città dove si era appena conclusa la funzione domenicale – si contano vittime non solo tra i militari ma anche tra i civili.
Anche i ribelli alzano il livello dello scontro lanciando un’offensiva senza precedenti contro l’aeroporto di Lugansk: fino ad ora l’esercito ucraino era stato impegnato in semplici “schermaglie” e non aveva dovuto contrastare un vero e proprio attacco, come quello che si sta svolgendo contro l’edificio che assicura il rifornimento elettrico dello scalo aereoportuale.
Poroschenko, durante una riunione con l’ambasciatore russo in Ucraina, l’ambasciatore ucraino in Germania e un rappresentante OSCE, sembra aver maturato una posizione poi espressa dichiarando “dobbiamo concordare una resa entro questa settimana”.
Tuttavia non si è ancora ben capito, nell’intendimento del Presidente, chi dovrà abbassare le armi per primo se i ribelli o le forze del governo.
Dopo le incoraggianti parole di Putin in Normandia – ha detto che Gazprom e il suo partner ucraino sono vicini alla sottoscrizione di un accordo sulle forniture di gas all’Ucraina fino al Giugno 2015 – Poroschenko si prepara all’incontro trilaterale di Bruxelles, tra Ucraina, Russia e Ue, dove si discuterà degli arretrati sulle forniture di gas dovuti da Kiev a Mosca ma anche di South Stream, il gasdotto che dovrebbe portare il gas in Europa bypassando l’Ucraina.
I lavori per la costruzione di South Stream sono stati bloccati dal premier bulgaro Orecharski: “abbiamo ricevuto una richiesta dall’Unione Europea, dopo la quale ho dato ordine di sospendere i lavori”, Orecharski ha precisato che lo stop è stato determinato da presunte irregolarità negli appalti ma non appena riceverà il via libera da Bruxelles, i lavori, ricominceranno. Putin auspica una “posizione attiva” dell’Ue riguardo alla costruzione di South Stream, per Mosca è la soluzione ai continui ricatti dei radicali ucraini di bloccare il gas.
Guglielmo Sano