Referendum: il Sì dei centristi in vista di un nuovo partito
Si è svolta ieri, alla Camera dei Deputati, l’iniziativa di lancio di un fronte unitario per il Si al referendum costituzionale del prossimo autunno, rappresentato da sei forze politiche distinte. I protagonisti dell’iniziativa sono: Angelino Alfano – segretario di Ncd e Ministro dell’Interno, Denis Verdini leader di Ala, Giampiero D’Alia – presidente dell’Udc, Enrico Zanetti numero uno di Scelta Civica- cittadini per l’Italia, il Sindaco di Verona Flavio Tosi che guida anche il movimento Fare! e Giacomo Portas de I Moderati.
Referendum: il Sì dei centristi in vista di un nuovo partito
Un fronte comune che raccoglie i partiti centristi che come riportato da Formiche.net prevede un discorso politico più ampio. In effetti, tutto lascia presagire che, qualora il risultato elettorale del referendum sia positivo, ci possa essere una naturale prosecuzione con la nascita di un nuovo soggetto politico. Un movimento unitario e capace di interpretare i valori liberali e popolari. Come confermato da Denis Verdini, secondo il quale dalla vittoria del Si potrebbero scaturire “rilevanti conseguenze politiche” per i partiti di matrice moderata e liberal-popolare.
Dello stesso avviso è Enrico Zanetti, il cui accordo con Verdini ha portato alla rottura con una parte dei parlamentari del suo stesso partito. Così il nuovo leader di Scelta Civica – cittadini per l’Italia: ”Partiamo dal referendum ma guardiamo già oltre, questo impegno condiviso sarà la base per la nascita di un unico contenitore politico”. Naturalmente, a patto che l’esperimento si dimostri capace di funzionare.
“La sfida è tra chi vuole cambiare il Paese e chi vuole conservare l’esistente” ha dichiarato Angelino Alfano, secondo cui: “le riforme costituiscono il compimento della missione” per Ncd. Stessa opinione per il Sindaco di Verona Flavio Tosi, che nonostante resti all’opposizione di questo governo è fermamente convinto della necessità di un voto favorevole nel prossimo autunno. Inoltre, alla presentazione erano presenti numerosi politici ricollegabili al mondo del centrodestra come: il ministro della salute Beatrice Lorenzin, il capogruppo di Ncd a Montecitorio Maurizio Lupi ed il presidente della commissione difesa alla Camera Fabrizio Cicchitto.
Giacomo Tortoriello