Caporalato: il decreto arriva alla Camera
Il primo agosto 2016 il disegno di legge S. 2217 – Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, è stato approvato dal Senato ed è arrivato alla Camera dei Deputati. Quando tale decreto diventerà legge, si avrà a disposizione uno strumento per scoraggiare quegli imprenditori agricoli che continuano a sfruttare la manodopera di persone che versano in condizioni disperate. Infatti, nella maggior parte dei casi, i lavoratori in questione, sottopagati e costretti a turni di lavoro massacranti, sono “clandestini”.
Caporalato: il decreto arriva alla Camera
Un esempio di tale situazione è quello che è successo il primo di Agosto presso le piane di Sibari, dove un gruppo di 19 immigrati irregolari assunti da un “caporale” viveva in stalle e porcili, adibiti a dormitori, in condizioni igienico-sanitarie alquanto precarie. Tale situazione è stata svelata dalla Guardia di Finanza di Montegiordano (Cosenza): nel quadro di un’indagine coordinata con la procura di Castrovillari (Cosenza), è riuscita a denunciare degli imprenditori agricoli e degli immigrati che sfruttavano la manodopera irregolare.
Riuscire ad avere manodopera a prezzi bassissimi è molto facile: gli imprenditori possono contare sui continui arrivi di uomini che, privi di un permesso di soggiorno, si adeguano a lavori sottopagati e a condizioni di vita disumane perché non hanno alterative. Fuggono da situazioni di guerra, di miseria e cercano in tutti i modi di sopravvivere in paesi di cui molto spesso non parlano la lingua, di cui non conoscono le leggi, vivendo nel terrore di essere costretti a tornare nel proprio paese di origine.
Tuttavia, la situazione di questi lavoratori, coinvolge sempre di più anche gli italiani: in molti cadono nella trappola degli sfruttatori per far fronte alla mancanza di lavori in regola. A tal proposito, il disegno di legge prevede anche una regolamentazione per quanto riguarda la manodopera coinvolta nell’edilizia, un settore in cui l’intermediazione illecita rappresenta anche un grave danno alle imprese regolari, che non possono sostenere i prezzi che vengono offerti da chi sfrutta i lavoratori che eseguono gli stessi lavori ad un prezzo di gran lunga inferiore.
Francesca Craparotta