Terrorismo, dal Viminale il nuovo piano per aumentare la sicurezza
Sono stati intensificati i controlli su persone e veicoli che si imbarcano nei porti italiani. Questo a seguito della nota che il comandante generale della Guardia Costiera, l’Ammiraglio Vincenzo Melone, ha inviato a tutte le capitanerie di porto, invitandole ad aumentare a 2 (su una scala di 3) il livello di sicurezza. Con le nuove disposizioni, si prevedono maggiori verifiche su veicoli e persone, oltre ad un un controllo maggiore di tutte le aree degli scali. Ogni porto dovrà adottare i nuovi piani di sicurezza. Tra i primi a rispondere a questo invito, vi è il porto di Ancona che, oltre ad aumentare i controlli ai varchi di accesso per l’imbarco, utilizzerà anche l’app “welcome to Ancona” per informare i passeggeri.
Terrorismo, paura di ritorsioni per l’impegno italiano in Libia
Dall’intelligence nelle scorse settimane era arrivata la comunicazione che agosto sarebbe stato un mese al alto rischio per gli attentati in Italia. Così dal Viminale è scattato il nuovo piano di sicurezza. Infatti, sono in molti a sostenere che il nostro Paese sia a rischio. E il motivo sarebbe molto facile da individuare: una vendetta contro il governo italiano che ha messo a disposizione degli americani alcune basi militari per i raid aerei in Libia. A preoccupare non sono tanto gli obiettivi sensibili, ma i cosiddetti “soft target”. Risulta infatti impossibile poter controllare tutti gli eventi, i punti di ritrovo, gli aeroporti, i porti.
Nei porti italiani transitano un elevatissimo numero di persone: nel 2015 sono passati 45 milioni di passeggeri. Il record spetta al porto di Messina – Milazzo con 7,9 milioni di passeggeri, seguito da quello di Napoli (7,5 milioni), Piombino (6milioni), Olbia – Golfo aranci (4 milioni), Civitavecchia (3,8 milioni), Genova (3 milioni), Savona (1milione).
Terrorismo, fermato un tunisino a Pisa
Intanto ieri a Pisa, è stato fermato Bidel Chihaoui, un tunisino che secondo l’intelligence era pronto a colpire in uno dei punti della città: la torre pendente, Piazza dei Miracoli oppure l’aeroporto. Agli investigatori era già noto per spaccio, ma da tempo era nel mirino degli specialisti dell’antiterrorismo del Ros dei carabinieri. Il giovane da settimane inneggiava all’Isis, in particolar modo sul web e su facebook, parlando di attentati da compiere nel capoluogo toscano.
L’allarme è scattato quando il tunisino da Torino è arrivato a Pisa ma, grazie al lavoro delle forze dell’ordine, è stato immediatamente condotto presso la caserma del comando provinciale in attesa dell’espulsione. Per lui, è stato chiesto al Ministro dell’Interno Angelino Alfano un immediato decreto di espulsione.