Referendum, Mattarella: momento necessario per il paese
Il Presidente della Repubblica apre la 37esima edizione del Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, e lo fa rivolgendosi a chi ogni anno anima l’evento: i ragazzi. Tra i temi toccati da Mattarella vi sono: il calo demografico, l’immigrazione, il femminicidio e il referendum costituzionale del prossimo autunno, a cui ovviamente fa riferimento senza schierarsi, dando però alla consulta il giusto valore.
Referendum, Mattarella: momento necessario per il paese
Mattarella spiega: “ci vuole umanità verso chi è perseguitato, accoglienza per chi ha bisogno, e sicurezza di rispetto delle leggi da parte di chi arriva”. “Occorre severità massima” – continua ancora il Presidente della Repubblica – “nei confronti di chi si approfitta di essere umani in difficoltà, cooperazione con i Paesi di provenienze e di transito”. Ed inoltre, invita i ragazzi che lo ascoltano a non aver paura del futuro.
Poi sugli immigrati ribadisce: “è illusorio pensare che la soluzione sia un cartello con su scritto vietato l’ingresso. Bisogna governare il fenomeno con serietà e responsabilità”. Per il Presidente della Repubblica, la soluzione va cercata in ambito europeo: “senza Europa nessuno può pensare di farcela”.
Quindi nessun muro da alzare, ma la necessità di una condivisione delle difficoltà, dei diritti e dei doveri.
Poi il passaggio sul Referendum costituzionale del prossimo autunno: “La Repubblica è nata da un referendum, e dunque da un confronto democratico” dice Mattarella. Quindi, nonostante le diversità che animano il dibattito politico, questi momenti sono necessari per il Paese. Inoltre, il Presidente della Repubblica si sofferma su un tema di grande importanza, il femminicidio: “i numerosi omicidi di donne sono un’espressione di egoismo, di chi pensa agli altri come dipendenza di se”.
Dopo le parole di Mattarella sugli immigrati, inevitabilmente sono arrivate le reazioni da parte di Matteo Salvini e Roberto Maroni. Sul suo profilo Facebook, il segretario della lega replica: “Mattarella anche oggi predica accoglienza, invita a costruire ponti, dice che non si può vietare l’ingresso agli immigrati. Buono? No, complice di scafisti, sfruttatori e schiavisti. L’anno scorso 107.000 italiani (22.000 giovani) sono scappati all’estero per lavorare, ma Mattarella preferisce occuparsi dei clandestini. #mattarellaclandestino”. Mentre per Roberto Maroni, governatore della Lombardia: “Mattarella ha detto delle cose condivisibili, che secondo me sono una denuncia dell’inefficienza del sistema europeo e italiano di gestione dell’immigrazione clandestina”.
Giacomo Tortoriello