Una mappa dell’Italia alternativa: metà della popolazione vive in pochissimo spazio
Una mappa dell’Italia alternativa: metà della popolazione vive in pochissimo spazio
Il terremoto che ha colpito il cuore dell’Italia tra Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria ha spezzato moltissime vite, e il Paese rivive l’angoscia di molti altri terremoti, come quello dell’Aquila, dell’Irpinia, del Friuli.
Uno dei motivi tuttavia per cui pare che il conto dei morti non sia simile a questi ultimi, in particolare non è nell’ordine delle migliaia come quelli del 1980 e del 1976 sta nella particolare distribuzione della popolazione italiana, molto concentrata in alcune aree, soprattutto quella delle pianure e della costa, mentre le montagne come l’Appennino, per esempio le zone colpite dal sisma, si sono man mano spopolate.
Una mappa creata dal demografo Conrad Hackett, di Pew Research, e ripresa da metrocosm.com, divide in due il nostro Paese, due aree molto diverse come dimensione, ma con uguale popolazione
La mappa dell’Italia in base alla concentrazione della popolazione, Milano, Torino, le dorsali tirreniche, lombardo-venete e dell’A14 le più densamente abitate
Dopo decenni di spopolamento delle aree più rurali, non solo di montagna, ma anche di collina o di bassa pianura lungo il Po, gli italiani si sono sempre più concentrati in un’area non più grande in totale di una regione medio-piccola, ma abitata in modo molto denso.
Si tratta di Milano e del suo hinterland, del torinese in misura minore e al Nord delle due direttrici che vanno da Milano e Venezia e poi lungo la via Emilia.
Aggiungendo i centri maggiori anche del centro-Sud, il fiorentino e soprattutto la provincia di Roma e di Napoli e i principali centri adriatici si ottiene l’area in cui vive il 50% degli italiani, chiaramente molto minore dell’altra, quella che abita nella metà meno densamente abitata, in provincia.
Probabilmente 50 o 100 anni fa la cartina sarebbe stata diversa, con la zona blu più ampia, la popolazione era distribuita in modo più equilibrato, ma come già è avvenuto in USA, Inghilterra, Francia, Germania, una economia avanzata inevitabilmente crea concentrazione intorno a poche metropoli.
Rispetto a Francia e Inghilterra per esempio dove Londra e Parigi hanno preminenza assoluta, siamo un Paese multicentrico, come la Germania, in un certo senso con una distribuzione in fondo meno estrema.