Italicum: la consulta si pronuncerà sulle elezioni europee
Italicum: la consulta si pronuncerà sulle elezioni europee
La Corte Costituzionale, il prossimo 4 ottobre, dovrà pronunciarsi non solo sull’Italicum ma anche sul sistema elettorale che disciplina le elezioni europee. A stabilirlo è stato il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di alcuni esponenti di Fratelli D’Italia, in primis Gianni Alemanno, Guido Crosetto e Giorgia Meloni. I rappresentanti di FdI contestano la soglia di sbarramento al 4 %, al di sotto della quale non è possibile accedere al Parlamento Europeo. La legge – spiegano i ricorrenti – “violerebbe il principio della partecipazione democratica, di uguaglianza e di rappresentanza”.
Italicum: la consulta si pronuncerà sulle elezioni europee
In un primo momento, il tribunale amministrativo di primo grado aveva però respinto il ricorso poiché, come hanno spiegato gli organi di giurisdizione amministrativa, “l’introduzione di una soglia di sbarramento per le elezioni del Parlamento Europeo è necessaria per garantire una rappresentanza non frammentata, a sostegno dei reali interessi nazionali”. Ora la Corte Costituzionale sarà chiamata ad entrare nel merito della vicenda. I ricorrenti auspicano che la questione possa arrivare anche davanti alla Corte di Giustizia Europea.
Questa sentenza sulle soglie di sbarramento per le elezioni europee, potrebbe avere delle conseguenze anche per quanto concerne gli altri sistemi elettorali. Attualmente, in Italia con l’approvazione in via definitiva dell’Italicum, si prevede una soglia di sbarramento del 3%, al di sotto della quale il singolo partito non può avere una rappresentanza parlamentare. Nel caso in cui un partito faccia parte di una coalizione che ottiene il premio di maggioranza ma non riesce a superare questa soglia di sbarramento, i suoi voti concorreranno al risultato elettorale, ma i seggi in parlamento sarebbero comunque divisi solo tra gli altri partiti.
Si riapre così il dibattito tra chi ritiene necessario garantire la massima rappresentanza con la presenza anche dei partiti minori e chi invece pensa sia opportuno evitare un’eccessiva frammentazione.
Giacomo Tortoriello