Terremoto: M5S contro di Vespa e Delrio
Bruno Vespa e Graziano Delrio nel ciclone dopo lo speciale per il terremoto del Centro Italia di Porta a Porta dello scorso 25 agosto. Nel mirino del Movimento Cinque Stelle sono finite alcune frasi pronunciate mentre si discuteva della ricostruzione post sisma. Come riportano l’Huffington Post e l’Agi, la polemica è partita da un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo a firma di Dario De Falco, consigliere comunale di Pomigliano d’Arco.
In apertura di post c’è il video incriminato: un frammento di un minuto della diretta, nella quale, dopo aver citato l’esempio di quanto fatto dopo il terremoto del 1976 in Friuli, il conduttore aquilano ha parlato di “bella botta per la ripresa dell’economia”, soprattutto in relazione a ciò che “l’edilizia non potrebbe fare” e ai posti di lavoro che potrebbe creare. Dall’altra parte, il ministro Delrio ha ricordato come L’Aquila, città devastata da un terribile sisma nel 2009, sia il più grande cantiere d’Europa aperto, e come si stia sviluppando quello dell’Emilia-Romagna, dove la terra ha mietuto danni e vittime nel maggio del 2012.
“Non volevo crederci quando ieri sera mi hanno invitato a guardare questo video” scrive De Falco, che ha aggiunto “purtroppo ho dovuto constatare con i miei occhi che, l’altra sera a #PortaaPorta, il #terremoto sia diventato il volano dell’economia”. “Menomale che in studio, Armando Zambrano, Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri, ha detto che, con i soldi impiegati per riparare i danni dei terremoti, avremmo potuto mettere in sicurezza la stragrande maggioranza dei fabbricati che hanno dei problemi” ha continuato De Falco ricordando che “la vita umana ha un valore inestimabile”, venendo prima di qualsiasi economia.
Terremoto: M5S contro di Vespa e Delrio
Dal blog, la polemica è passata, poi, a Twitter. Dopo il post, infatti, il presidente della Commissione di vigilanza della Rai Roberto Fico ha cinguettato contro Vespa: “Vespa e Delrio a casa! Subito! Non se ne può più. Che spettacolo desolante a porta a porta. I due parlano di economia e terremoto. Vergogna”.
Come riporta l’Huffington Post, che riprende le parole di Fico, il membro del direttorio sta scrivendo “l’ennesima interrogazione su Bruno Vespa, che ancora una volta si dimostra non adatto al servizio pubblico”. “Affermare che il terremoto produce economia è a dir poco criminale” tuona il parlamentare napoletano, che ha ricordato anche gli “scempi dell’invito dei parenti dei Casamonica, del figlio di Totò Riina”.
Parole di fuoco sono, poi, quelle che la senatrice Taverna rivolge al ministro Delrio: “Le scuse del ministro Delrio che pensa che i terremoti possano produrre PIL non sono assolutamente sufficienti” ha detto sostenendo che le affermazioni incriminate “hanno istituzionalizzato le risate della notte del terremoto dell’Aquila, quando dei criminali improvvisati costruttori si sfregavano le mani per gli affari che sarebbero arrivati”. “Delrio abbia un sussulto di dignità e ne tragga le conseguenze”, ha continuato Taverna, chiedendo al ministro se anche le persone sepolte dalle macerie siano un volano per l’economia.
Bruno Vespa, però, si difende: “Grottesco farmi dire che il terremoto produce Pil, hanno distorto le mie parole” dice il conduttore di Porta a Porta che ha aggiunto che “si è detto a più voci che un gigantesco piano di messa in sicurezza degli edifici in tutta Italia salverebbe migliaia di vite umane e darebbe un forte impulso alla ripresa economica. La pura e semplice verità”.
Oltre alla reazione dell’ex direttore del Tg1, Il Mattino di Napoli ha riportato anche quelle della politica che, trasversalmente, va all’attacco del M5s. “Da Fico uno schiaffo morale a chi soffre” ha detto la pasionaria azzurra Daniela Santanché, a cui hanno fatto eco i centristi di Area Popolare e Scelta Civica, che parlano di polemiche “assurde” e “senza senso”.
Il Pd, invece, va in difesa del ministro Delrio, accusando il M5S di “cinismo e malafede”: “estrapolare frasi dal contesto è un vecchio gioco della peggior propaganda” ha detto il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, che ha aggiunto come “farlo in queste ore è becero quanto grave”.