Erano le 7 e 45 del 29 agosto 1991, quando vittima di un agguato perse la vita a Palermo Libero Grassi, l’imprenditore siciliano che aveva deciso di denunciare la richiesta di pizzo da parte del clan Madonia.
Grassi diventerà ben presto un eroe normale e il simbolo di una ribellione possibile in una terra difficile.
Così lo descrivevano i principali giornali all’indomani della sua morte: “Il simbolo dell’italia che resiste” (la Repubblica), “Essere onesti, ritrovarsi eroi” (il Corriere della Sera).
25 anni fa la Mafia uccideva l’imprenditore Libero Grassi
Francesco Cossiga, all’epoca Presidente della Repubblica, andò a Palermo per rendere omaggio alla salma, e rivolgendosi alla signora Grassi disse: “peccato signora che non esistono leggi eccezionali per eroi nazionali”.
Proprio lei, la moglie Pina Masiano Grassi, scomparsa qualche mese fa all’età di 87 anni. Una vita, dopo l’omicidio del marito, dalla parte dell’antimafia ed in prima linea nella lotta alla richiesta di pagamento del pizzo.
A ricordare Libero Grassi, i figli Davide e Alice, insieme agli aderenti delle associazioni antimafia Addiopizzo e Libero Futuro.
In un’intervista di queste ore al quotidiano La Repubblica è emerso tutto il rammarico di sua figlia Alice Grassi: “Quando mio padre ha fatto la sua denuncia pubblica e televisiva era sicuro di avere consenso ed invece è stato lasciato solo. Quello che è cambiato in 25 anni è che ora se ne parla, ci sono più mezzi, le associazioni antiracket e la possibilità di denunciare”.
Intanto questa mattina, alla moglie Pina Masiano Grassi è stato intitolato il giardino di Piazza Caboto a Mondello, mentre questa sera andrà in onda su Rai Uno il docufiction “Io sono libero”.
La fiction ripercorre gli ultimi 8 mesi di Libero Grassi, dal 10 agosto del 1991 quando sul Giornale di Sicilia pubblicò una lettera dal titolo: “Caro estorsore” alla partecipazione al programma televisivo “Samarcanda” di Santoro, fino ai giorni che hanno preceduto la sua morte.
Inoltre, sempre questa sera, su Canale 5 in seconda serata, verrà trasmesso all’interno della trasmissione “Top Secret”, il documentario “Libero nel nome”.