A Pavia si analizza la sconfitta del sindaco uscente Alessandro Cattaneo. Esponente di Forza Italia, Cattaneo è stato più volte preso come esempio nel partito di un capace e apprezzato amministratore. Anche per questo la sconfitta del centrodestra a Pavia diventa elemento di riflessione per Forza Italia ed il centrodestra tutto.
Qual è l’opinione del diretto interessato e candidato sindaco sconfitto Cattaneo? “Era una bella giornata di sole, evidentemente molti dei nostri hanno preferito andare al mare. Anche questa è una cosa su cui riflettere”. Alessandro Cattaneo che a gennaio era indicato come il sindaco più amato d’Italia, a Pavia ammette: “Errori certamente ne ho fatti. Però vorrei far presente che in città, alle Europee, Forza Italia si è fermata al 17 e il Pd ha superato il 42 per cento”. “Cinque anni fa – prosegue Cattaneo nell’intervista concessa all’Huffington Post – io venni eletto, malgrado avessi appena 29 anni, anche grazie al fatto che il Pdl andava a gonfie vele. Questa volta il traino non c’è stato”.
“Dovremmo essere tutti consapevoli – aggiunge l’ex sindaco – che le cose devono cambiare, che ci stiamo arenando in discussioni e rivalità interne che distruggono quanto è stato costruito in tanti anni”. Alla domanda se siano da ridisegnare tutti i vertici del partito, Cattaneo replica: “A livello locale una classe dirigente che funziona c’è. È a livello nazionale che le cose devono assolutamente cambiare, c’è bisogno di un grande rinnovamento” le primarie possono essere “un modo”. “È il momento di prendere delle decisioni. Io dico: chiudiamoci in una stanza, scanniamoci pure evitando di farlo sui giornali e nelle sedi non opportune e vediamo come scegliere una nuova classe dirigente”.
Su Raffaele Fitto e Giovanni Toti, “ripeto – aggiunge -, bisogna mettere da parte tutto questo e trovare dei meccanismi che consentano un rinnovamento vero. Anche perchè queste elezioni ci hanno detto che per noi si è riaperta una questione settentrionale”.