Effetti della globalizzazione, sono diminuiti i poveri, una nuova classe media è sorta
Ormai da un 15ennio, con il movimento di Seattle prima e quindi quello No Global dopo, accanto al fenomeno di un’inarrestabile globalizzazione si è affermata la corrente di pensiero che la teme, la critica, la mette tra le cause dell’impoverimento di settori della società, e anzi sostiene che ha portato un miglioramento delle condizioni di vita solo per i più ricchi, rendendo i poveri più poveri e cancellando molte conquiste della classe media in Occidente.
Il punto è che tali teorie devono essere poi suffragate dai fatti e osservando i redditi medi e la soglia di povertà.
E vediamo, come ci rivela l’economista di Harvard Branko Milanovic, che le cose stanno un po’ diversamente. Che dal 1998 al 2011 in tutti i continenti è aumentato il reddito medio e i numero dei poveri è calato, anche se non nello stesso modo.
Effetti della globalizzazione, il vincitore è la Cina
Certamente tra tutti è in Cina che si è avuto il cambiamento maggiore, in Cina, come in India e nel resto dell’Asia nel 1998 l maggior parte delle persone era sotto 1,25$ dollari al giorno, misurato usando il 2005 come anno di riferimento.
Nel 2011 il grafico per quel che riguarda la Cina era completamente cambiato: il reddito medio era salito da meno di 500€ a circa 3 mila dollari annui, non solo, anche se in modo molto meno spettacolare progressi vi erano stati anche in India, Africa Subsahariana e resto dell’Asia dove metà della popolazione era ormai fuori dalla povertà.
Si tratta di centinaia di milioni di persone che sono uscite dall’indigenza, un fatto mai avvenuto prima nella storia.
Anche le nazioni sviluppate seppur di poco come si vede hanno aumentato il reddito, nonostante la crisi del 2008-2009
Si dirà, e l’Italia? E la Grecia? Gli anni peggiori per il nostro Paese sono stati quelli dopo il 2011, ma anche prima vi era stato il crollo del PIL del 2009.
E vediamo tutti i giorni come la crisi ha colpito duramente dal lato umano e occupazionale, ma Italia, Grecia, Portogallo, con i loro 80 milioni di abitanti sono solo una piccolissima parte del mondo, e se solo in questa vi è stata una crisi così drammatica, solo in questa piccola parte il reddito è ancora sotto i livelli pre-crisi (la Spagna p ormai lanciata verso una robusta ripresa) è colpa forse delle politiche specifiche di questi Paesi più che della globalizzazione in sè.
E certo non fa bene alla percezione della realtà il fatto che questi enormi avanzamenti siano concentrati soprattutto in pochi Paesi, seppur enormi come la Cina, ma la realtà è negli ultimi 20 anni si è creato un nuovo grande mondo che viaggia verso il benessere, anche se noi ne sembriamo esclusi