Referendum Costituzionale, Renzi: “Se vince il No non è la fine del mondo”
Referendum Costituzionale, Renzi: “Se vince il No non è la fine del mondo”
Matteo Renzi torna a parlare di riforme costituzionali, lo fa dal Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio, in provincia di Como. Un breve intervento, prima della partenza per la Cina dove dovrà partecipare al G20.
“Al referendum costituzionale” – dice il premier – “se vince il No, non c’è l’invasione di cavallette o la fine del mondo, rimane tutto come adesso”.
Il Presidente del Consiglio, sottolinea però che il Paese sarà più debole: “Se vince il fronte del No, resta un bicameralismo paritario che non volevano nemmeno i costituenti, una riforma del titolo V sbagliata, alcuni enti inutili come il Cnel. E nel mondo della velocità, un bicameralismo barocco è un elemento di debolezza: un Paese meno agile è un Paese meno forte”.
“Ma se vince il Si, come penso io” – ribadisce Renzi – “l’Italia sarà un Paese più semplice, con meno politici e meno poltrone”.
Referendum Costituzionale, Renzi commenta i dati sul Pil pubblicati dall’Istat
Il premier si sofferma anche sui dati sul Pil pubblicati dall’Istat in queste ore e ribadisce: “l’Italia prosegue la sua marcia, il 2016 chiuderà meglio del 2015, che si è chiuso meglio del 2014, che si è chiuso meglio del 2013 e del 2012”.
D’accordo con lui, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che nel suo intervento spiega: “il problema della crescita globale sembra essere lontano dall’essere risolto, le cause della bassa crescita sono più profonde e complicate di quello che possiamo pensare”.
Resta di fatto, che solamente la Francia, chiude il periodo aprile – giugno con una crescita pari allo zero. In Germania, ad esempio, il pil segna più 0,4%, nel Regno Unito più 0,6%, negli Usa più 0,3%.
Tornando ai dati Istat italiani, si può notare come registrino un segno positivo agricoltura (più 0,5%) e servizi (più 0,2%), mentre arriva un segno negativo dall’industria (meno 0,6%).
Inoltre, il premier tramite twitter, annuncia di aver affidato al rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone, la guida di casa Italia. Il nuovo piano di prevenzione antisismica, dopo il terremoto dello scorso 24 agosto.