Sondaggi politici, terremoto: gestione emergenza ok, dubbi su ricostruzione
Sondaggi politici, terremoto: promossa la gestione dell’emergenza, forti dubbi sulla ricostruzione
Giudizio positivo sulla gestione dell’emergenza, ma scarsa fiducia sulle capacità della classe politica di portare avanti un’efficace ricostruzione. Questo è lo scenario che emerge dall’ultimo sondaggio condotto da Scenaripolitici – Winpoll per il quotidiano Huffington Post sul tema del terremoto che ha sconvolto Amatrice e dintorni lo scorso 24 agosto.
Quasi un italiano su 2 promuove la gestione dell’emergenza messa in atto da governo, Protezione Civile, forze dell’ordine e volontari. A pensarla in maniera opposta è invece “solamente” poco meno di un terzo del campione.
Ma quando si parla di ricostruzione, ecco che affiorano tutte le perplessità degli italiani: sono addirittura 3 su 4 a credere che il governo non riuscirà a metterla in atto e portarla a termine in tempi ritenuti congrui. Solo un italiano su 5 si dimostra invece ottimista.
In particolar modo, in pochi affiderebbero la ricostruzione alla classe politica in senso stretto. Solo il 14% del campione auspica che a dirigerle siano le forze politiche in una chiave di unità nazionale, mentre appena 3 italiani su 100 affiderebbero le responsabilità direttamente al premier Matteo Renzi.
Molta più fiducia invece nella figura di un commissario straordinario o in nomi come l’architetto Renzo Piano e il responsabile dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone.
Sondaggi politici: terremoto, andare oltre i vincoli UE
L’atteggiamento negativo nei confronti della politica si estende anche oltre le Alpi, giungendo sino a Bruxelles. Nel dibattito concernente la ricostruzione e l’eventuale sforamento dei vincoli europei, gli italiani non hanno dubbi: per l’80% del campione il governo dovrebbe finanziare la ricostruzione anche oltre i margini di flessibilità concessi dall’UE, “fregandosene” dei vincoli di medio-lungo periodo.
(Nota informativa – Sondaggio condotto l’1-2 settembre 2016; grandezza del campione: 1000 casi rappresentativi della popolazione italiana; metodo di rilevazione: CAWI)