Ancora spari, ancora battaglia, ancora scontri tra militari e miliziani talebani all’aeroporto di Karachi, in Pakistan, a poche ore dall’attacco di domenica sera costato la vita a 38 persone.
I talebani del Tehrik-e-Taliban Pakistan hanno rivendicato l’attacco di stamattina. “Ci assumiamo la responsabilità di questo altro attacco contro il governo” ha dichiarato Shahidullah Shahid, citato dalla Reuters, “stiamo raggiungendo i nostri obiettivi e continueremo a sferrare altri attacchi simili”.
L’agenzia Reuters scrive che alcuni miliziani a bordo di motociclette hanno aperto il fuoco contro un edificio che ospita una delle accademie delle forze di sicurezza aeroportuali, nei pressi dello scalo di Karachi. I militari hanno reagito all’attacco.
“Non è stato un attacco in grande stile” ha spiegato un portavoce dell’esercito pachistano, secondo Al Jazeera, “un paio di persone sono arrivate nei pressi del checkpoint e hanno cominciato a sparare”. Non è ancora chiaro se ci siano state o meno vittime.
L’area è stata circondata dall’esercito. Almeno quattro ambulanze sono state viste accorrere verso l’area degli scontri, ma secondo altre fonti sarebbero state molte di più. I voli sono stati sospesi. La situazione è tornata alla normalità poco dopo.