Sondaggi USA: in Florida ed Iowa è testa a testa
Testa a testa in Florida ed Iowa, ma Hillary Clinton è avanti in New Hampshire e Pennsylvania. A dirlo sono gli ultimi sondaggi condotti da Public Policy Polling (PPP) che hanno preso in esame 4 tra i più papabili swing states, ovvero gli Stati in bilico che potrebbero decidere le prossime elezioni americane ed il duello tra l’ex first lady ed il tycoon Donald Trump.
L’istituto demoscopico della North Carolina – altro Stato in cui si prevede un vero e proprio scenario too close too call, con i due principali candidati separati da una manciata di voti – ha analizzato la situazione in Florida, lo swing state più ‘ricco’, visti i 29 Grandi Elettori messi in palio. Secondo PPP, al momento Trump precede la Clinton di un punto – 44% contro 43% – con Gary Johnson al 5% e Jill Stein ed Evan McMullin inchiodati all’1%.
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Sondaggi USA: testa a testa in Florida ed Iowa
Tuttavia, prendendo in considerazione un vero e proprio duello tra Clinton e Trump – escludendo così i candidati minori – lo scenario si ribalta, con l’ex first lady al 47% e il miliardario al 46%. In ogni caso, distacchi davvero ridotti che confermano la Florida quale Stato assolutamente in bilico.
Piuttosto contenuto è anche il gap in Iowa. Secondo PPP, la Clinton sarebbe avanti di 2 punti. Decisamente più ampio sarebbe invece il vantaggio dell’ex first lady in un ipotetico duello in New Hampshire e Pennsylvania, con la candidata dem avanti di ben 5 punti rispetto a Trump, sebbene ci sia ancora un discreto numero di indecisi (13% in New Hampshire, 11% in Pennsylvania).
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A confermare un gap di 5 punti in New Hampshire è anche l’ultima rilevazione dell’Emerson College, che vede la Clinton al 42%, con il candidato libertariano Johnson accreditato addirittura di un notevole 14%.
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E così, sembra che la candidata dem sia in procinto di mettere le mani – tra New Hampshire e Pennsylvania, Stato in cui si è celebrata la convention democratica che l’ha incoronata ufficialmente come candidata alla Casa Bianca – potrebbe accaparrarsi ben 24 Grandi Elettori che, in aggiunta ai circa 216 dei cosiddetti safe states (quelli considerati sicuramente appannaggio della Clinton, salvo clamorosi colpi di scena) potrebbero notevolmente avvicinarla a quella quota 270 fondamentale per vincere l’election day di novembre.
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