Il Pil dell’Italia nel primo trimestre 2014 è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% su base annua. A confermarlo è l’Istat, lasciando immutata la stima di metà maggio. Il Pil è quindi tornato a scendere dopo il +0,1% congiunturale dell’ultimo trimestre 2013.
Nell’ambito dei consumi finali, nel primo trimestre 2014 la spesa delle famiglie residenti segna un lieve aumento, pari allo 0,1% rispetto al trimestre precedente. L’ultimo incremento era stato registrato nel quarto trimestre del 2010. In termini tendenziali, invece, il dato risulta ancora negativo.
L’Italia sta inoltre attraversando una “fase stagnante”, in cui si registrano “variazioni” congiunturali “minime, intorno allo zero”. Bene invece l’industria. Ad aprile la produzione industriale è infatti tornata a salire, con un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa, e una crescita dell’1,6% su base annua (dato corretto per effetti calendario).
Da una parte i dati Istat e dal’altra Confartigianato che afferma: “Per la burocrazia nell’ultimo anno le Pmi hanno speso in oneri 30,9 mld (2 punti di Pil): 7.005 euro ciascuna”.
Fisco eccessivamente burocratizzato: Confartigianato spiega che nel 2008-2014 sono state approvate 629 norme, di cui 389 introducono oneri: “quasi 2 norme fiscali su 3 aumentano i costi burocratici”. In 6 anni il fisco si è complicato con 1 nuova norma a settimana.