Sondaggi USA: più che la polmonite, a preoccupare la Clinton sono gli Stati in bilico
La notizia principale delle ultime ore nella battaglia per le elezioni americane riguarda lo stato di salute di Hillary Clinton, la candidata dem che ha accusato un malore – in seguito ad una diagnosi di polmonite – durante le manifestazioni ufficiali in ricordo dell’attentato dell’11 settembre 2001. Ma stando agli ultimi sondaggi USA, le preoccupazioni per l’ex first lady potrebbero essere ben altre.
Secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’affidabile istituto Marist College per NBC e Wall Street Journal, la battaglia sarebbe ancora molto aperta in particolar modo in altri 4 Stati: Arizona, Georgia, Nevada e New Hampshire, anche loro a lungo considerati possibili swing states, cioè Stati in bilico che potrebbero rivelarsi decisivi in vista dell’election day di novembre.
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Secondo le rilevazioni condotte da Marist, stando all’analisi delle intenzioni di voto di coloro che risultano iscritti nelle liste elettorali, la Clinton risulta avanti in Arizona (+1%) e Nevada (+5%), mentre ci sarebbe perfetta parità in Georgia e New Hampshire.
Il discorso cambia analizzando i likely voters, cioè coloro che probabilmente si recheranno alle urne. In tal caso Donald Trump passerebbe avanti in Arizona e Georgia – Stati tradizionalmente vicini ai repubblicani nelle precedenti elezioni – rispettivamente di 1 e 3 punti. In Nevada e New Hampshire ad essere avanti sarebbe la Clinton, che però in Nevada vedrebbe il suo vantaggio ridursi ad appena un punto.
Ma se ampliamo la corsa a 4 candidati – includendo anche il libertariano Gary Johnson e la verde Jill Stein – il discorso cambia ancora. La Clinton infatti resterebbe avanti solamente in New Hampshire (39%, +2 su Trump), mentre il tycoon repubblicano – oltre a rifilare 2 punti di distacco all’ex first lady in Arizona e Georgia – la sorpasserebbe in Nevada, conducendo di un punto (42 a 41).
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Stando quindi a Marist, con l’approssimarsi dell’election day la schiera degli swing states potrebbe nuovamente ampliarsi. Le ultime previsioni, basate sull’analisi degli ultimi sondaggi condotti dai principali istituti statunitensi, avevano infatti ridotto ad un pugno gli Stati davvero in bilico (Ohio, Iowa, North Carolina e Florida), rilevando in Arizona e Georgia una tendenza pro-Trump ed in Nevada e New Hampshire una tendenza pro-Clinton. Trend che però ora, dopo l’ultimo sondaggio Marist, potrebbero essere nuovamente rimessi in discussione. Anche perché – come sottolineato da Lee Miringoff, direttore del Marist College Institute for Public Opinion – non deve stupire che, entrando nell’ultima fase di una tornata elettorale non convenzionale come quella di quest’anno, la mappa elettorale possa subire variazioni ed assumere nuovi contorni.
Ma a preoccupare la Clinton è anche l’ultima rilevazione condotta da IPSOS, che vede Trump avanti anche in Colorado e Wisconsin, altri potenziali swing states che nelle ultime settimane sembravano lanciati verso la riconferma dem. Insomma, la partita sembra ancora molto aperta.
(immagini sondaggi prese da NBC)