I momenti più duri sono passati è Claudio Scajola sembra triste ma non rassegnato, come si apprende da una testimonianza resa da alcuni senatori e raccolta dal quotidiano ‘La Stampa’. L’ex ministro, rinchiuso in carcere per aver favorito la fuga dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, parla della sua detenzione: “sto bene anche se all’inizio è stata dura, cinque giorni di isolamento assoluto”.
Scajola aggiunge: “quando mi hanno concesso il televisore, le cose sono un po’ cambiate”. E spiega come passa le giornate: “il tempo qui non corre veloce, ma ho gli atti giudiziari da studiare”.
Sebbene Claudio Scajola abbia una cella personale nel carcere di Regina Coeli, chi lo ha visitato parla di un trattamento non certo di favore. “Non si pensi ad una suite, è una cella in condizioni dignitose”, spiega Luigi Manconi. Lo stesso Scajola sembra confermare: “dell’igiene non mi lamento, non va male e finora il medico mi ha visitato periodicamente”.
Manconi parla anche di altri particolari del colloquio avuto con l’ex ministro, come per esempio le letture di Scajola nel carcere, che vanno da Josè Saramago a Joseph Ratzinger.
Emanuele Vena