L’Arabia Saudita propone il cessate il fuoco in Yemen
La proposta lanciata dall’Arabia Saudita di un cessate il fuoco in Yemen arriva al culmine di una guerra che va ormai avanti da sei anni e ha portato alla morte di oltre 100.000 persone, tra cui numerosi civili. Accolta con favore dalle Nazioni Unite, non sembra però soddisfare l’Houthi, il gruppo yemenita di ribelli antigovernativi, che l’ha bollata come “nulla di nuovo”.
La proposta saudita
Annunciata dal ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan Al Saud, l’iniziativa prevede, oltre al cessate il fuoco, la riapertura dell’aeroporto di Sana’a e del porto di Hodeidah, entrambi sotto il controllo dell’Houthi. Questi ultimi chiedono invece una revoca totale del blocco, che sta anche ostacolando gli aiuti umanitari in un paese già in grave crisi. I sauditi stanno infatti da anni bloccando i collegamenti aerei e marittimi in Yemen, con lo scopo di impedire il rifornimento di armi da parte del gruppo ribelle.
Iniziato come conflitto civile, quella in Yemen appare ormai una guerra per procura tra Arabia Saudita ed Iran. Riyad, con l’appoggio anche degli Stati Uniti ed altri paesi del Golfo, sostiene il governo yemenita riconosciuto internazionalmente; Teheran è invece accusata di sostenere il gruppo antigovernativo sciita degli Houthi.
Aumenta la pressione su Riyad
La proposta unilaterale arriva in seguito ad attacchi con droni compiuti dai ribelli ad alcune raffinerie petrolifere saudite, che hanno causato molti danni ed una crescente preoccupazione nel Regno. Ma pressioni giungono anche dall’Italia e da Washington. Il nuovo inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, ha annunciato la sospensione dell’appoggio all’Arabia Saudita nell’intervento in Yemen, interrompendo anche la vendita di armi. Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre tolto all’Houthi la designazione di gruppo terroristico, con lo scopo di agevolare l’invio di aiuti umanitari nel paese.
Verso la fine del conflitto?
L’intervento militare del Regno Saudita sembra incontrare sul suo percorso sempre più difficoltà e complicazioni impreviste. Aumentano quindi gli interessi di Riyad nello spingere l’Houthi ad intavolare una negoziazione con il governo yemenita internazionalmente sconosciuto. Lo Yemen, intanto, sta sprofondando in una crisi umanitaria senza precedenti.