M5S, Antonio Di Pietro assessore al bilancio di Roma?
No Antonio Di Pietro non diventerà il nuovo assessore al Bilancio del Comune di Roma. A smentire le voci circolate in questi giorni è stato lo stesso ex magistrato. ”
“Ho letto anche io questa ipotesi, ma dico a voi quello che dico a chi mi conosce in questo periodo – afferma Di Pietro a Radio Cusano Campus – Lo scherzo è bello quando dura poco, se una simile panzana viene ripetuta finisce da una parte per ingenerare speranze, dall’altra preoccupazioni. Sia chiaro, chi deve decidere di fare l’assessore a Roma è per prima cosa il Sindaco, che lo propone, e poi l’assessore in questione, che lo accetta. Dichiaro in modo inconfutabile che non so se il Sindaco di Roma abbia mai pensato a me, certamente non l’ha mai detto e mai chiesto a nessuno, nemmeno a me. E io mai ho detto di sì e mai mi è stato domandato di dire di sì. Non l’ho mai pensato, non ho alcuna intenzione di andare a fare l’assessore a Roma. Per un motivo molto semplice: già sono impegnato in altre attività e uno deve fare ciò che può e sa fare”.
Di Pietro difende i Cinque Stelle
Di Pietro difende a spada tratta Virginia Raggi. “Ha fatto alcuni errori, è vero, ma Roma è rovinata non da questi due mesi di stentata partenza del Movimento Cinque Stelle e dagli anni e i decenni di malgoverno da parte di chi li ha preceduti. Rivolgo un appello al Sindaco Raggi: pensi a governare, non si lasci tirare per la giacchetta”.
Secondo l’ex magistrato ” oggi come oggi la criminalizzazione del Movimento Cinque Stelle viene fatta per spostare l’attenzione su chi ha ridotto Roma in quel modo, per dare la colpa a chi la governa adesso. Il Movimento Cinque Stelle deve ignorare totalmente queste critiche e pensare a governare”.
Di Pietro, infine, manda un messaggio al futuro assessore al Bilancio: “Dovrà passare mezza giornata a programmare cosa fare per rimettere in sesto sia il bilancio che la credibilità del Comune. E l’altra mezza giornata ad andare a guardare chi e perché ha ridotto Roma in questo modo, trasmettendo gli atti alla procura”.