Sondaggi PD, anche per EMG c’è il ritorno in testa, calo deciso del M5S
Se settimana scorsa i sondaggi di EMG per il TG La7 ancora non vedevano le conseguenze degli scandali e delle disavventure della giunta romana del Movimento 5 Stelle, nell’ultima rilevazioni queste sono evidenti.
E scaturiscono in un cambio al vertice, a vantaggio del PD che sopravanza il M5S, il quale come per altri istituti deve cedere voti.
Sondaggi PD, +1,3% in una settimana M5S cala del 2,2%
Se settimana scorsa ancora il M5S risultava il primo partito con 3 decimi di vantaggio sul PD, oggi è quest’ultimo a guidare, ma con ben il 2,8% in più sul Movimento 5 Stelle. E’ il risultato di un calo di quest’ultimo del 2,2% al 29,2%, e un aumento del PD del 1,3% al 32,4%.
In lieve aumento anche il centrodestra, con Forza Italia e Lega Nord che crescono rispettivamente di 4 e 3 decimi, andando al 12,4% e 11,6%. In calo dello 0,2% Fratelli d’Italia, che rimane comunque sopra il 4%.
Bene Sinistra Italiana che guadagnando 4 decimi si porta al 3,7%.
Sopra lo sbarramento dell’Italicum, ma di poco, anche NCD/UDC, che sarebbe al 3,1%
Il referendum costituzionale si avvicina, ance se ancora non è conosciuta la data esatta, e il fronte del No appare sempre più favorito. Il vantaggio sul Sì è del 2,3% ora. Il No è salito al 30,8%, mentre il Sì al 28,5%.
Nel frattempo gli indecisi, che pur rimangono i più numerosi, scendono di ben 4 punti al 40,7%.
Insomma, non sembrano buone notizie per Matteo Renzi
Sondaggi PD, diminuisce lo scarto con il M5S a un eventuale ballottaggio
Come sempre EMG rileva anche le intenzioni di voto in caso di elezioni con l’Italicum, la nuova legge elettorale approvata e che però potrebbe ancora essere emendata.
Ebbene anche qui si assiste al passaggio in vantaggio del PD, che ora guida sul M5S del 2,9%, mentre la distanza tra il Movimento 5 Stelle a il centrodestra si è ridotto al 1,5%
Ma più importanti appaiono le rilevazioni sui possibili ballottaggi. Quello tra M5S e PD, ovvero il più probabile ad oggi, vede sempre il M5S in vantaggio. Vantaggio però che cala dal 5,2% al 4,6%, non di molto quindi.
Praticamente invariato invece, di più di 8 punti, il margine del PD sulla coalizione di centrodestra. E di ben il 14,4% quello del Movimento 5 Stelle sul centrodestra stesso.
Insomma, il M5S, per quanto acciaccato, è ancora il più probabile vincitore delle prossime elezioni