“Da oggi i 17 eurodeputati M5S che abbiamo votato si preparano ad entrare nel Parlamento Europeo. È un cambiamento epocale che abbiamo voluto e ottenuto, una sfida che siamo pronti ad affrontare tutti insieme. Da oggi a Bruxelles (e poi a Strasburgo) si inizia a parlare di abolizione del fiscal compact, di eurobond, di alleanze mediterranee e investimenti in innovazione, di tutte le battaglie che il M5S porta avanti in Italia come in Europa”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, nel giorno in cui i 17 europarlamentari M5S approdano a Bruxelles.
“Il compito dei nostri ragazzi – prosegue Grillo – sarà quello di incidere sulle agende delle Commissioni e far arrivare i nostri temi nella Conferenza dei Presidenti, il vero organo decisionale del Parlamento. È l’unica strada che abbiamo e che vogliamo seguire con la forza e lo slancio di chi sa che il cambiamento può arrivare solo dal basso, da noi cittadini. Prendendoci le nostre responsabilità e senza nasconderci nulla, alla luce del sole; anzi, della rete. Da oggi abbiamo bisogno di tutti, seguite i 17 ragazzi sui canali social aperti per sostenerli ogni giorno”.
Ma tra i Cinque Stelle serpeggia il malumore. “Se non avessimo vinto a Livorno, Bagheria e Civitavecchia, saremmo arrivati alla rissa” è il leit motive scandito durante l’assemblea congiunta M5S di ieri sera. Un gruppo di senatori e deputati ha attaccato duramente i vertici del Movimento: “Altro che uno vale uno”. Sul banco degli imputati è finito anche lo staff comunicazione dei Cinque Stelle nella persona di Rocco Casalino, promosso recentemente a capo comunicazione M5S al Senato. Critiche anche per Claudio Messora, volato a Bruxelles per guidare la truppa pentastellata nell’Europarlamento. Un’altra promozione decisa da Casaleggio ma sgradita a molti.