Cannabis: aumenta l’uso tra i giovani europei
Cannabis: aumenta l’uso tra i giovani europei
Gli adolescenti europei (15-16 anni) fumano meno sigarette ma consumano molto alcol e sempre più cannabis secondo l’ultima indagine ESPAD (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs). Nello studio dati provenienti da 35 paesi del continente (l’indagine non coinvolge Regno Unito e Germania – nessun centro studi ha aderito alla raccolta dati – ma vengono incluse ricerche analoghe ma non condotte da ESPAD per Spagna e Usa). Tra i fumatori di cannabis (uso nei 30 giorni immediatamente precedenti all’intervista) la percentuale più alta (37%) è stata riscontrata tra gli studenti (ne sono stati presi in esame oltre 96mila in totale) della Repubblica Ceca . La media europea è del 16%.
Nell’immagine sottostante, rappresentati in arancione e rosso, i paesi con le percentuali più alte di adolescenti che hanno provato almeno una volta una o più sostanze stupefacenti (cannabis, cocaina, crack, eroina, metanfetamina, LSD e altri allucinogeni, GHB).
Studenti italiani settimi nella classifica per quanto riguarda l’assunzione di stupefacenti almeno una volta nella propria vita (guardando al periodo 2011-2015: l’uso di cannabis e hashish in Italia viene classificato “in significante aumento” dall’ESPAD, nessun cambiamento riguardante l’uso di altre droghe).
Dallo studio emerge che sia la percentuale di giovani europei che provano sostanze stupefacenti almeno una volta nella vita sia la percentuale di consumatori “attuali” sono in crescita: dal 1995 al 2015 sono passate, rispettivamente, dall’11 al 17% e dal 4 al 7%.
Cannabis: aumenta l’uso tra i giovani europei
Diametralmente, il tasso di studenti che ha cominciato a fumare tabacco ogni giorno prima dei 13 anni è calato vertiginosamente negli ultimi 20 anni, passando dal 10 al 4%.
Sono gli adolescenti italiani e, in particolare, le ragazze, i fumatori di sigarette più “accaniti” d’Europa (grafico sotto).
Anche se l’uso di alcol rimane alto tra gli adolescenti in tutto il continente, d’altra parte, l’uso una tantum in due decenni si è abbassato (dall’88% è sceso all’81%).
Ragazzi italiani noni per quanto riguarda il consumo di alcol (immagine sotto).