Olimpiadi Roma 2024: cittadini contrari? Falso, secondo i sondaggi (e non solo)
I cittadini sono contrari alle Olimpiadi di Roma 2024, come sostenuto dal sindaco M5S Virginia Raggi? No, secondo i sondaggi. La dichiarazione del primo cittadino capitolino, a margine della conferenza stampa che ufficializza lo stop della Città Eterna alla corsa verso le Olimpiadi 2024 fa discutere.
La Raggi asserisce che la stragrande maggioranza dei cittadini ha già scelto – votando lei al ballottaggio contro Roberto Giachetti – di dire no alle Olimpiadi. Ma in realtà il discorso sembra essere molto diverso.
Tralasciando infatti la promessa tradita dalla Raggi di indire un referendum consultivo sul tema, le rilevazioni degli istituti demoscopici evidenziano un orientamento dei cittadini romani decisamente differente da quello tracciato dal sindaco. Un sondaggio IPSOS commissionato dal CONI nel gennaio scorso incontrava il parere favorevole di ben 2 romani su 3. Pochi mesi dopo, a giugno, il fronte del “sì” era salito addirittura al 77%, secondo una rilevazione condotta da SWG.
Olimpiadi Roma 2024: sondaggi e numeri smentiscono la Raggi
In aggiunta a ciò, uno studio del Censis diffuso appena 3 settimane fa evidenzia come la maggioranza assoluta dei romani fosse ancora favorevole all’evento. Qualcuno potrebbe obiettare che il dato è in netto calo rispetto alla rilevazione SWG: in realtà, un terzo dei contrari aveva dichiarato di essere disposto a cambiare idea a patto di garanzie concrete sul piano della lotta agli sprechi, raggiungendo così percentuali non dissimili da SWG. In ultimo, c’è la presentazione (prevista proprio per oggi 22 settembre) di un ulteriore studio condotto dal Codacons, che presenterebbe risultati ancora più schiaccianti, con l’85% dei romani favorevoli ai Giochi Olimpici.
E allora una domanda sorge spontanea: come può la Raggi dire di rispettare la volontà dei romani? E ancora: siamo sicuri che chi ha votato al ballottaggio rappresenti tutti i romani? I dati non mentono: al ballottaggio la Raggi ha ottenuto circa 770 mila voti, ovvero il 36% degli aventi diritto al voto ed addirittura poco meno del 27% degli abitanti della Capitale. Un po’ poco per arrogarsi il diritto di esprimere la volontà dei propri concittadini, no?