La profezia di Morra (M5S): “La tv scomparirà”
“La tv è agonizzante, presto non ci sarà più”. A dirlo è Nicola Morra, esponente del M5S, a Radio Cusano Campus. Un vaticinio, quello del senatore pentastellato, che ricorda le teorie futuristiche del guru Gianroberto Casaleggio.
Morra prende spunto dal battibecco tra il premier Matteo Renzi e Marco Travaglio andato in onda ieri sera a Otto e Mezzo, per pronosticare la fine della televisione italiana: “Il confronto Renzi-Travaglio? Sono contrario ad enfatizzare certi momenti di confronto televisivo, perché la televisione è un media particolare, che va considerato come relativamente importante ma non decisivo, io credo che attraverso la rete e l’interattività noi si possa nel giro di poco tempo superare nel giro di poco tempo superare il monopolio della comunicazione politica televisiva”.
Il vaticio di Morra
“La tv è agonizzante e la prova la sta dando Semprini, che conduce un programma che doveva far ripartire il talk politico del martedì sera, ma che di fatto pare essere completamente snobbato dal pubblico. Il mondo della televisione – spiega il senatore pentastellato – viene percepito dalla gente come ben distante, è agonizzante, è morituro. La televisione dovrà giocare una partita attraverso un’integrazione con il pc e con la rete. Se sarà capace di farlo forse riuscirà a sopravvivere”.
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