Non c’è niente da fare, i pensieri ossessivi, particolarmente quando strampalati, ritornano ciclicamente. Prendete, ad esempio, l’idea di introdurre il reato di “omicidio stradale” proclamata pubblicamente dal Presidente del Consiglio.
Il nostro ordinamento, al di là di quello che il Presidente Renzi sostiene, già sanziona l’ipotesi di omicidio connessa alla violazione di norme del codice della strada. Il fatto di aver causato tale conseguenza per via della mancata osservanza della disciplina stradale costituisce, invero, un’aggravante che i giudici valutano già oggi, caso per caso ed in concreto, ai fini della determinazione della pena.
Poniamo il caso che vi proponessi di introdurre il reato di omicidio derivante da uso improprio dei botti di Capodanno o da mancata custodia di leoni circensi, probabilmente, storcereste il naso. Vi sembrerebbe stravagante, infatti, una norma che prevedesse la fattispecie dell’omicidio da uso improprio di “mortaretto” oppure da omessa custodia di felino.
A prescindere dal mezzo e dalle modalità con il quale viene causato, l’omicidio può essere doloso, colposo o preterintenzionale. Ciò che rileva è l’intenzionalità o meno della condotta.
Dal punto di vista della tecnica normativa, farebbe orrore l’ordinamento che regolamentasse separatamente tutte le possibili ipotesi di reato: la rapina con scooter, quella con pistola e quella con tecniche marziali; l’ingiuria con insulto ai morti e quella con insulto ai vivi.
Ciò non significa che il legislatore, ritenendo che certe fattispecie meritino una sanzione maggiore, per il disvalore sociale che assumono, non possa aumentare nel minimo e nel massimo le pene che i tribunali saranno chiamati a stabilire.
Nel caso dell’omicidio derivante da inosservanza delle norme sulla circolazione stradale, basterebbe modificare le disposizioni esistenti, per ottenere il risultato desiderato.
Certo, magari in termini di pubblico consenso, l’introduzione di una nuova fattispecie di reato pagherebbe di più ma le norme si fanno (o, meglio, si dovrebbero fare) tenendo conto delle ragioni dell’ordinamento giuridico, non sulla base di leve che poggiano su interessi affatto diversi.
Un’osservazione, in chiusura: il Presidente Renzi ha rilanciato alla pubblica attenzione la questione relativa al particolare disvalore sociale rivestito dall’omicidio “stradale”, proprio il giorno dopo i ballottaggi che hanno visto vincere il Movimento di Grillo in un paio di città, tra le quali una roccaforte della sinistra italiana, con inevitabile clamore sui mezzi di stampa e comunicazione. Coincidenza o strategia mediatica?