Quasi 7 milioni di giovani italiani tra i 18 e 34 anni vivono ancora in famiglia. Lo ha rilevato l’Istat che nei giorni scorsi ha aggiornato i propri dati al 2015 rispetto a quelli dell’anno precedente. Le nuove rilevazioni sono abbastanza in linea con quelle del 2014 e con il trend degli ultimi 6 anni. I giovani che vivono ancora con mamma e papà sono precisamente 6 milioni e 868mila (ovvero il 62,5% del totale). Questi possono essere ripartiti in 3 categorie diverse: gli studenti (35,5%), i disoccupati (29,7%) e coloro che invece preferiscono continuare a vivere con i genitori (31,8%) nonostante abbiano un lavoro. Quindi, le cause di questo fenomeno non possono essere attribuite soltanto alla crisi economica che ha lasciato per strada quasi 2 milioni di lavoratori dal 2008 ad oggi ma anche ad una tendenza tutta italiana a restare il più a lungo possibile in casa con i genitori.
Giovani che vivono con i genitori, una peculiarità tutta italiana
Se infatti allarghiamo lo sguardo al contesto europeo, ci accorgiamo di come nel 2014 l’Italia, in Europa, avesse il tasso più alto di giovani tra i 18 e 34 anni che vivono ancora in famiglia (65,4%), dopo Macedonia (72,5%), Croazia (70,3%), Serbia (69,2%) e Slovacchia (67,2%). Secondo Eurostat se riduciamo la graduatoria ai soli membri dell’Unione Europea, il Belpaese si posiziona al terzultimo posto dopo Croazia e Slovacchia. In questa classifica europea, sul podio degli Stati con i giovani più “intraprendenti” ci sono i paesi scandinavi: Danimarca (18,7%), Finlandia (20,4%) e Svezia (21,5%). Il dato italiano è molto più alto rispetto alla media dell’Unione (47,9%) e anche rispetto a quella dell’Eurozona (48,8%), a dimostrazione di come vivere con i genitori fino a 34 anni, possa essere considerata una peculiarità della nostra penisola nel contesto continentale.
(Fonte: Brilliantmaps su dati Eurostat e US Census Bureau)
Grandi differenze si rilevano anche nelle quattro diverse fasce di età: 18-19, 20-24, 25-29 e 30-34. Nella prima, il 97,5% dei giovani vive ancora con i genitori. Percentuale che scende di quasi dieci punti nella seconda fascia (89,9%) e così via, passando per il 62,5% dei giovani tra 25 e 29 anni, fino al 29,2% per l’ultima fascia. Il primo e il secondo gruppo inoltre è costituito per gran parte da studenti, rispettivamente il 76,8% e il 43,1%. Inoltre quasi un giovane su due (46,5%) tra i 25 e i 29 anni risulta occupato mentre il 55,3% ha un lavoro dopo i trent’anni. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, invece, i giovani continuano a stare più a lungo possibile con i genitori soprattutto al Sud (67,8%) mentre la percentuale inizia a calare mano a mano che si risale la penisola: Centro (61,4%) e Nord (58,1%). Gli under 35 che vivono ancora con i genitori sono soprattutto maschi (68,2% contro il 55,5% delle ragazze).
@salvini_giacomo