Sondaggio Swg: M5S e Forza Italia frenati da Grillo e Berlusconi, Salvini traina la Lega
Sondaggio Swg: M5S e Forza Italia frenati da Grillo e Berlusconi, Salvini traina la Lega
Nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione dei risultati delle elezioni europee del 25 Maggio scorso, tutti i principali istituti di ricerca si sono concentrati sugli spostamenti di voto che sono avvenuti tra i vari partiti, confrontando gli esiti elettorali con quelli delle elezioni politiche di un anno fa. I risultati sono noti: il trionfo del PD dipende da una grande conferma degli stessi elettori di Centrosinistra, ma in larga parte anche dal passaggio di voti dal Movimento 5 Stelle e da Scelta Civica. Oggi Swg analizza più a fondo tali risultati entrando nelle motivazioni degli elettori che hanno cambiato il proprio voto, e scoprendo che la motivazione principale di chi ha favorito il PD in queste elezioni ma aveva votato un partito diverso un anno fa, è da addebitare proprio a Matteo Renzi, che ha saputo dare un’iniezione di fiducia agli ex elettori di Pdl, M5S e Scelta Civica. La seconda principale motivazione per il cambiamento di rotta nel voto al PD riguarda la speranza di un vero cambiamento, ma è stato apprezzato anche un (per altri versi molto criticato) distacco dalla “vecchia” sinistra.
La fuga dal Movimento 5 Stelle è stata invece causata principalmente dall’estrema dominanza di Grillo, percepito più come padrone che come leader di un Movimento libero, che ha portato alla fuoriuscita del 37% di chi a queste elezioni ha cambiato idea rispetto al voto ai 5 Stelle di un anno fa, e del 39% di chi invece ha deciso di astenersi. Il 16-17% si dichiara addirittura spaventato dalle affermazioni di Grillo, mentre un’altra buona parte di ex-elettori grillini si dice deluso dall’inconcludenza dell’anno passato in Parlamento dagli esponenti del Movimento. Altre cause di delusione sono la sostanziale indifferenziazione dagli altri partiti e la mancanza di obiettivi concreti, ma anche l’incompetenza degli esponenti rispetto al leader. Dalle Europee è arrivata grande delusione anche per Berlusconi, che come Grillo sembra essere causa di una parte del male al proprio partito: le motivazioni principali per non confermare il voto a Berlusconi riguardano la mancanza di rinnovamento e l’inadattezza di Berlusconi a guidare un grande partito, anche se un elettore su quattro (tra chi ha cambiato idea) continua a pensare che solo Berlusconi sia valido nel partito e altre motivazioni di distacco riguardano il generale disgusto per la politica, la credibilità del partito e la non condivisione dell’intesa col PD sulle riforme.
Non solo il PD è uscito vincitore dalle elezioni però, dato che Ncd è riuscita a superare il suo primo teste elettorale e Lega Nord ha recuperato parte del consenso perso l’anno scorso. Le motivazioni del voto ad Alfano dipendono (specularmente a quelle del mancato voto a Berlusconi) dal superamento della figura del Cavaliere come leader politico, anche se la prospettiva di un nuovo Centrodestra è importante per il 40% di chi è fuoriuscito da Pdl e Scelta Civica e risultano importanti anche l’assunzione di responsabilità nel sostenere il Governo e l’incomprensibilità di Forza Italia. Lega Nord ha invece recuperato molti voti dal Movimento 5 Stelle e dall’astensione, risultando vincente grazie al giovane leader Salvini, alle idee sull’immigrazione e alla mancanza di ambiguità, ma anche ovviamente all’attenzione al Nord ed alle politiche anti-Ue sbadierate in campagna elettorale.