Sondaggi PD, il partito di Renzi è l’unico a calare, e non di poco. No sempre avanti al referendum
Questa settimana il sondaggio di EMG mostra una tendenza molto chiara: è il PD l’unico partito a perdere terreno, e neanche di poco. Il Movimento 5 Stelle dopo la kermesse di Palermo riguadagna alcuni decimi e si riavvicina.
Il dato però più preoccupante per Matteo Renzi è quello relativo al referendum costituzionale che si terrà, ora è ufficiale, a dicembre. I No infatti continuano ad aumentare allargando il vantaggio sul Sì, che invece perde ulteriore terreno.
Sondaggi PD, il calo del 1,2%
Il PD è l’unico partito a calare, e di ben l’1,2% tra l’altro, passando dal 32,4% al 31,2%.
Tutte le altre forze sono viste in ascesa. Il Movimento 5 Stelle si riprende e sale di mezzo punto, andando al 29,5%, solo l’1,7% in meno del PD. La distanza era del 3,4% una settimana fa.
La Lega Nord pure recupera lo 0,5% crescendo al 12,1%, mentre il resto del centrodestra è stabile, con Forza Italia che di nuovo diventa seconda dietro alla Lega con l’11,9%, e Fratelli d’Italia al 4,3%.
Leggero aumento, di un decimo per Sinistra Italiana, che vive un buon periodo, e raggiunge il 3,9%
Bene anche NCD che salendo di due decimi raggiunge il 3,3% e si allontana dalla soglia dell’Italicum
Come già detto il referendum potrebbe rappresentare un boomerang per il governo, il No infatti sale del 1,4% e va al 35,5%, mentre il Sì regredisce di mezzo punto e andando al 29,6%, vede il gap con il No aumentare al 5,9%
Sondaggi PD, aumenta il vantaggio del M5S nel ballottaggio con l’Italicum
In caso di elezioni con la legge approvata ora, l’Italicum, il PD andrebbe al ballottaggio con il Movimento 5 Stelle, anche se con un vantaggio ridotto, 31,8% per i democratici, in calo di 8 decimi, contro il 29,6% dei grillini, in aumento del 0,6%
Il centrodestra sale ma troppo poco.
Al ballottaggio si conferma e si rafforza la predominanza del M5S che sale ancora e vincerebbe con il 52,1%, 3,2% in più rispetto al PD.
Il PD si rifarebbe in caso di ballottaggio con il centrodestra, riducendo il vantaggio, che rimane però del 6,2%
Non c’è molta storia tra M5S e centrodestra, con quest’utimo dietro di ben 13 punti