Sondaggi M5S: per Lorien è crollo, il PD torna avanti
Il M5S perde 3 punti in 2 settimane, e dopo mesi il PD torna il partito di maggioranza relativa. A dirlo è l’ultimo sondaggio elettorale condotto da Lorien, che analizza, tra le altre cose, le intenzioni di voto nazionali degli italiani.
Secondo l’ultimo Osservatorio Lorien, il M5S scende sotto il 30%. A contribuire sono soprattutto le vicende relative al caos che ha coinvolto la giunta Raggi a Roma, considerando che l’ultima rilevazione Lorien risaliva al 1° settembre, qualche giorno prima della deflagrazione del bubbone capitolino.
Ad approfittarne è il PD che, pur guadagnando appena un decimo, torna il primo partito a ben 4 mesi dall’ultima rilevazione che lo vedeva dinanzi a tutti. Tuttavia, va evidenziata una crescita lenta ma costante dei dem, che negli ultimi 3 mesi sono risaliti di quasi 2 punti dopo il 30.2% registrato ad inizio luglio, il punto più basso toccato nell’ultimo anno. Un trend esattamente opposto a quello del M5S, che da luglio ad oggi è in progressiva discesa, passando dal 33 al 29.5%.
Sondaggi M5S: grillini in netto calo, PD primo, risale il centrodestra
A sorridere più di tutti è però il centrodestra, con Lega Nord e Forza Italia che guadagnano complessivamente quasi 3 punti. Il partito di Salvini si risolleva e recupera un punto, dopo il dato estremamente negativo del sondaggio di inizio settembre, il peggiore degli ultimi 12 mesi. Meglio va a Forza Italia, che guadagna più di un punto e mezzo e sfonda quota 11%, un risultato che mancava addirittura da maggio. Un dato che assottiglia il gap tra Lega e forzisti a poco meno di un punto, il gap più ristretto registrato nell’ultimo anno.
Continua la lotta tra le formazioni minori, tra sorpassi e controsorpassi e corsa verso il 3%, la soglia di sbarramento prevista dall’Italicum. A superarla al momento sono Sinistra Italiana e Fratelli d’Italia, appaiati al 3.5% ma entrambi in leggero calo (3 decimi in meno per SI, uno per FDI). Al di sotto resta invece Area Popolare NCD-UDC: nonostante una crescita di 7 decimi in due settimane, il progetto di Alfano e Casini si ferma al 2.9%.
In calo risulta invece la fiducia nel governo Renzi, che dopo l’impennata registrata nei giorni immediatamente successivi al disastroso terremoto di Amatrice ora scende di 2 punti, totalizzando comunque il secondo miglior risultato da marzo ad oggi.