Elezioni USA 2016: il sondaggio mondiale (semiserio)
Il mondo si divide quasi equamente tra Donald Trump ed Hillary Clinton, ma il primo duello tv risolleva l’ex first lady. Questo è lo scenario che emerge dalla rilevazione condotta da Worldwide Vote, un simpatico progetto di sondaggio mondiale sulle elezioni USA 2016 messo in piedi da due esperti del web olandesi.
Come spiegato dagli stessi autori – il web developer Filidor Wiese e l’illustratore Arthur Van’t Hoog – trattasi di un progetto “seriamente divertente”, un’idea che non ha certo l’obiettivo di porsi sullo stesso livello dei sondaggi condotti dagli istituti demoscopici specializzati ma che vuole contribuire a rappresentare ciò che pensa l’opinione pubblica mondiale del duello per la Casa Bianca, che vedrà l’epilogo decisivo nell’election day del prossimo 8 novembre.
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Il meccanismo di voto prevede la possibilità di esprimere una volta al giorno la propria preferenza, anche se – come specificato sul sito – nel calcolo dei dati e della mappa elettorale globale vengono presi in considerazione solo i voti totali “unici”. L’associazione con il Paese di appartenenza del votante è garantito dal riconoscimento dell’IP del dispositivo da cui l’elettore si collega per esprimere la propria preferenza.
Elezioni USA 2016: il sondaggio globale di Worldwide Vote
Il progetto sta riscuotendo un discreto successo: ad oggi sono oltre 280 mila i voti espressi in tutto il mondo, di cui oltre 30 mila nelle ultime 24 ore. Ma quali sono le preferenze dell’opinione pubblica mondiale?
Il computo del totale di voti unici – che include i voti di tutti i Paesi ma nella mappa colora solo quelli con almeno 20 votanti, lasciando in “grigio” quelli con un numero inferiore – segnala una leggera prevalenza di Trump, preferito da poco più del 50% dei votanti sparsi per il globo.
Nel dettaglio, il tycoon è la prima scelta in buona parte dell’Europa Occidentale, ad esclusione di Italia, Francia e il trittico del nord rappresentato da Norvegia, Svezia e Danimarca. Ad esprimersi a favore del miliardario repubblicano sono anche cittadini di Stati di rilievo come Russia, Turchia ed Iran, un dato che evidentemente risente del disaccordo dei governi di tali paesi rispetto alla politica portata avanti dall’amministrazione democratica su temi chiave come la guerra in Siria, la lotta all’ISIS e le tensioni in Ucraina (i cui votanti sono a favore della Clinton). Consenso per Trump anche nell’area del Maghreb – ad esclusione della Libia, che ha ancora pochi votanti – in Sudafrica ed in gran parte dell’area asiatica a sud est della Cina (che invece preferisce nettamente la Clinton).
Oltre a Pechino e restando ai Paesi più importanti, a favore dell’ex first lady sono anche i cittadini di Giappone, Arabia Saudita, India e Pakistan, oltre all’Egitto. Inoltre, la Clinton ottiene la maggioranza – seppur di misura – anche negli stessi USA ed in Canada, oltre che nei maggiori Paesi dell’America centro-meridionale (Messico, Brasile, Argentina, Perù e Colombia).
Di interesse ancora maggiore, se possibile, è l’analisi della mappa elettorale del globo riferita ai voti espressi nelle ultime 24 ore, in quanto contribuiscono a rendere l’idea di quale sia stato il giudizio dell’opinione pubblica mondiale rispetto al primo duello tv del 26 settembre. In questo caso, la Clinton passa nettamente in vantaggio, ottenendo il consenso di circa 7 votanti su 10.
Nell’analisi circoscritta alle ultime 24 ore, la mappa elettorale globale risulta parzialmente stravolta. La Clinton risulta il candidato preferito praticamente in tutto il continente americano, ad eccezione del Cile. Curiosamente, però, è Trump a risultare in testa quasi ovunque in Europa ed Asia (ad eccezione di Italia, Norvegia, Svezia, Cina, India, Lituania ed Ucraina), dando luogo ad una mappa con un’Eurasia molto più “rossa” rispetto a quella basata sul totale di votanti.
Per approfondire il progetto (da cui sono tratte anche le immagini delle mappe): worldwide.vote