Lega Nord: Maroni e il Che, che nostalgia
Roberto Maroni, inneggia a Ernesto “Che” Guevara – Hasta la victoria siempre recita esplicitamente un tweet del presidente della Regione Lombardia – per lanciare la campagna di tesseramento dei Giovani Padani, il movimento giovanile del Carroccio.
Probabilmente si tratta soltanto di marketing politico e non di “nostalgia”: Maroni, prima di rimanere “folgorato” da Umberto Bossi, orbitava alla sinistra del PCI e, alle elezioni del 1996, rappresentava la corrente socialdemocratica della Lega Nord.
Lega Nord: Maroni e il Che, che nostalgia
“La rivoluzione ha cambiato colore”, infatti, la faccia del guerrigliero argentino, famosissima icona del comunismo internazionale, campeggia su un manifesto non “rosso” ma “verde”, verde che più padano non si può. In realtà, non è raro che il ritratto del Che, soprattutto, nella versione passata alla storia ossia la foto realizzata dal cubano Alberto Korda, venga utilizzato come simbolo anche anche da forze politiche di estrema destra (vedi “rossobrunismo“). Inoltre, non è la prima volta che viene utilizzato dalla stessa sezione giovanile Lega Nord, nonostante la martellante campagna anti-centri sociali inaugurata dal Segretario Matteo Salvini (che nel ’96 stava con i “comunisti padani”, ancora più “a sinistra” di Maroni).
Il guerrigliero, pare capire, sarebbe un personaggio trasversale di “lotta” e “patriottismo”, “coraggio” e “libertà”. Una lettura che, per più di un verso, appare quantomeno “forzata” e storicamente e politicamente. Detto questo, non poteva che giungere qualche critica sui social, d’altra parte, Davide Quadri, coordinatore dei Giovani Padani, ha ribattuto ai contestatori della campagna: «il motto del Che “O Patria o muerte” lo vedo ben poco nella sinistra italiana».
Hasta la victoria siempre #mgp #giovanipadani @TheRealQuater pic.twitter.com/PGaAbHu7xs
— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) 1 ottobre 2016