Referendum Costituzionale, Parisi: “Ecco perchè la maggior parte dei moderati voterà sì”
“Credo che l’elettorato moderato oggi sta guardando al sì perché ha paura che dopo il no ci sia il vuoto. Io penso che innanzitutto dobbiamo dimostrare che se vince il no in Italia c’è comunque una continuità e c’è soprattutto una forza di governo che è il centro destra che si candida a governare con serietà e fa le riforme vere”. Così a Mix24, Stefano Parisi spiega perchè parte dell’elettorato moderato guarda con favore alla riforma costituzionale che si voterà il prossimo 4 dicembre.
L’ex candidato sindaco di Milano è consapevole che i partiti che si sono schierati per il No al referendum costituzionale abbiano idee diverse su come riformare la Carta. Ma non è un problema, dice. “Sempre i fronti del no sono variegati. Non è certo un’alleanza politica strategica. Anche con Zagrebelsky credo che io sia una delle persone più lontane al mondo da Zagrebelsky eppure siamo nel fronte del no”.
Referendum Costituzionale, Parisi: “Unica cosa buona della riforma? L’abolizione del CNEL”
Un no totale, spiega Parisi. “Complessivo, perché mantiene una grande confusione nel rapporto tra regioni e stato. Azzera definitivamente qualsiasi forma di federalismo fiscale in Italia. Il che vuol dire che, se passa il sì, le tasse a tutti i livelli, anche a livello locale le deciderà il Presidente del Consiglio. Poi il nuovo Senato è una grande confusione. Guardi di cosa buona c’è l’abolizione del CNEL”