Movimento 5 Stelle, il giallo dell’ordigno a casa di un collaboratore di Virginia Raggi
Movimento 5 Stelle, il giallo dell’ordigno a casa di un collaboratore di Virginia Raggi
“Un ordigno per intimidirci”. La denuncia appare nella tarda serata di ieri sul blog di Beppe Grillo scritto a quattro mani dallo stesso comico genovese, insieme alla sindaca Virginia Raggi. I due riferiscono quanto accaduto a un collaboratore M5S della giunta capitolina vicino al vicesindaco Frongia che ha ritrovato nella sua abitazione, precisamente appoggiato davanti alla porta-finestra sita al piano terra, un innesco d’ordigno.
Movimento 5 Stelle, la smentita della Questura
“Diamo fastidio” rimarcano Grillo e Raggi che provano anche a dare una prima ipotesi sull’accaduto e si spingono a rubricarlo come “atto intimidatorio” così come valutato dalle forze dell’ordine. Nel giro di poche ore arriva però la smentita della Questura di Roma che, come riportato da “Repubblica, nega di aver parlato di “atto intimidatorio” e a proposito dell’innesco dell’ordigno precisa che si tratta di “tre pile avvolte tra di loro con un filo, una specie di giocattolo, una sorta di simulacro lasciato sul davanzale della finestra”.
Non si sa se l’episodio sia da legare all’attività pubblica svolta dal collaboratore M5S. La parola d’ordine, comunque, è “fare quadrato attorno a chi di noi viene attaccato -si legge sul blog- perché siamo una comunità unita che affronta i problemi insieme. Nessuno deve essere lasciato solo. Questo è il momento di dimostrarlo. I cittadini ci stiano vicino”. Un appello all’unità che manifesta le difficoltà di questi primi mesi della giunta grillina.
Ieri, nel presentare i nuovi assessori al Bilancio e alle Partecipate la sindaca non ha nascosto i problemi avuti e che permangono, ancora, in relazione alla nomina del Capo Gabinetto dopo le dimissioni di romana Rainieri. In pole position sembra esserci Marco Agostini fortemente voluto dalla prima cittadina romana.