Forte dell’assoluzione per il caso scontrini, Ignazio Marino è tornato alla ribalta. Domenica, ospite a In Mezz’Ora, ha attaccato il presidente del Pd e commissario straordinario a Roma, Matteo Orfini, invitandolo alle dimissioni.
“Nominato commissario, ha chiuso i circoli, lasciato i debiti e portato il partito alla disfatta più grande della sinistra in questa città negli ultimi 30 anni. Cosa farebbe in un’azienda uno che combina questo disastro? Glielo dico io: dimettersi, invece resta attaccato con l’Attak alla poltrona”.
La vendetta di Ignazio Marino
La vendetta dell’ex sindaco di Roma potrebbe però non essere finita qui. Marino, secondo quanto riporta La Verità, starebbe pensando di candidarsi a sindaco di Genova.
La voce a Genova sta girando da qualche giorno. Esattamente dal momento in cui a Roma l’ex sindaco Ignazio Marino è stato assolto dalle accuse relative ai pasti offerti con i soldi pubblici e al finanziamento concesso a una Onlus a lui vicina. Un tam tam prima sottovoce poi con toni sempre meno segreti. “E se Marino, genovese venisse qui da noi a fare il sindaco?”. Marco Doria, il primo cittadino arancione ormai in scadenza, ha fatto capire in ogni modo che non si ricandiderà. Quindi il posto è libero. Un posto appetibile ma senza un candidato locale di peso sufficiente a non rischiare l’effetto Toti. E allora, la sinistra del partito si è mossa facendo questo duplice ragionamento. Marino deve essere risarcito, Marino è anti Renzi e terrebbe insieme una coalizione da sempre più vicina all’estrema sinistra che non al nuovo pd alla fiorentina, quindi la cosa si può fare”.