Mappe: il mondo secondo le Nazioni Unite
Nella mappa realizzata da Howmuch.net il mondo diviso secondo la classificazione dell’Annual Statistical Report delle Nazioni Unite in riferimento all’anno 2015. Colorati in “verde” i paesi “sviluppati”, invece, contrassegnati dal colore “arancione” i cosiddetti “paesi in via di sviluppo”. Usato il “giallo” per le economie “in transizione” e il “rosso” per quei paesi che possono essere raggruppati nella categoria ancora oggi denominata, utilizzando un’espressione decisamente anacronistica, “terzo mondo” ma a cui ci si dovrebbe riferire nei termini di “quarto mondo”, anche se in sostanza cambia ben poco.
Mappe: il mondo secondo le Nazioni Unite
I paesi occidentali (piccola svista per quanto riguarda la colorazione della Corsica) sono gli unici a essere considerati pienamente sviluppati dall’ONU; fanno eccezione Australia e Nuova Zelanda, Giappone e Israele, tutti paesi che hanno potuto beneficiare di una solida partnership con Europa e Stati Uniti a partire dal secondo dopoguerra. La Russia è il più importante dei paesi in “transizione”: in tale categoria la maggioranza dei paesi passati da un’economia pianificata a una di libero mercato in seguito al crollo dell’Unione Sovietica. Ancora considerati paesi in via di sviluppo “giganti” come India, Cina e Brasile (tutto il continente sudamericano è in via di sviluppo secondo il report), così come le petro-monarchie e l’Iran. Paesi del “terzo mondo” concentrati perlopiù in Africa (ancora non è avvenuta la probabile “retrocessione” della Libia), evidente la densità degli stessi nella zona sub-sahariana del continente, ma non esclusivamente in essa: non potevano mancare all’appello nazioni in difficoltà come Haiti, Afghanistan e Yemen.