Referendum costituzionale, Capanna contro gli ex sessantottini: “Si sono bevuti il cervello”
Referendum costituzionale, Capanna contro gli ex sessantottini: “Si sono bevuti il cervello”
“Gli ho mandato una mail, con queste testuali parole: col rispetto dovuto a vecchi compagni di lotta, vi chiedo se vi siete per caso bevuti il cervello”. A dirlo ai microfoni di Un Giorno da Pecora è Massimo Capanna, uno dei leader storici del movimento italiano del 1968.
Capanna ce l’ha con gli ex compagni che due giorni fa hanno sottoscritto un appello a sostegno del Sì al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Tra i promotori ci sono molti nomi noti di quel periodo: Renzo Canciani, Sergio Vicario, Giovanni Cominelli, Agnese Santucci, Aldo Tropea, Mario Martucci, Franco Origoni. Ma anche ex dirigenti di Avanguardia Operaia come Giovanni Lanzone ed Emilio Genovesi.
Referendum costituzionale, l’appello degli ex ’68
Nell’appello sottoscritto per ora da 68 persone si legge: “Lungo gli anni di un mai cessato impegno pubblico, abbiamo appreso che la democrazia: non è un tram che si prende e dal quale si scende alla fermata improbabile di qualsiasi tipo di rivoluzione; non significa solo gridare nelle piazze, nelle assemblee, sui social-media le proprie ragioni; non è soltanto rappresentanza, ma anche governo; non è solo popolo, ma anche istituzioni. La Costituzione è bella, ma anche perfettibile. Il tempo presente richiede decisioni tempestive, apparati leggeri, eliminazione di doppioni inutili e costosi e l’allineamento istituzionale con le democrazie più avanzate. Ecco perché noi voteremo Sì e invitiamo a votare Sì nel referendum costituzionale del 4 Dicembre 2016”.
Il documento non verrà sottoscritto da Capanna che ha affermato di essere completamente contrario alla riforma costituzionale che si voterà il 4 dicembre. “Se avessi la possibilità voterei NO con due voti, non con uno”.