Morte Dario Fo, la caduta di stile del Fatto Quotidiano
In Italia accade spesso che i morti famosi vengano strumentalizzati per fini politici. E’ successo anche oggi con la morte di Dario Fo. Il premio Nobel è stato “usato” a sua insaputa per promuovere la campagna per il No al referendum costituzionale. Che Dario Fo fosse contrario alla riforma della Costituzione era cosa nota da tempo. Lo aveva detto lui stesso, il giugno scorso, attaccando Benigni per il suo sostegno al fronte del Sì.
“Benigni voterà sì al referendum di ottobre? Sono sconvolto, terribilmente stupito. Favorisce il Governo e sarà ripagato”.
Morte Dario Fo, il post incriminato
La posizione netta del premio Nobel sul referendum costituzionale non basta però a giustificare quanto pubblicato dal Fatto Quotidiano sulla pagina Facebook “Fatto da voi” dove vengono raccolte e pubblicate tutte le dichiarazioni degli utenti contrari alla riforma attraverso un hashtag #PerchèNo.
Ebbene, a distanza di poche ore dalla morte, il Fatto Quotidiano ha condiviso il contributo di Anselmo da Tivoli che recita “Io voto No perchè Dario (Fo) e Franca (Rame) voteranno no anche da lassù”. Una caduta di stile che si poteva e doveva evitare soprattutto in giorno di lutto come questo.