Livorno, Nogarin: sono indagato anche per abuso d’ufficio

Pubblicato il 13 Ottobre 2016 alle 16:41 Autore: Giacomo Salvini
il sindaco con in mano un contenitore artigianale col simbolo del m5s

“Da quando sono diventato sindaco di Livorno ho preso la buona abitudine di verificare periodicamente lo stato dei procedimenti a mio carico. Ebbene oggi (ieri,ndr) ho scoperto di essere indagato per abuso d’ufficio dalla procura di Livorno, insieme all’assessore Gianni Lemmetti, sempre nell’ambito delle indagini su Aamps, la municipalizzata che gestisce il servizio rifiuti e che attualmente si trova in procedura di concordato preventivo”. Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno dal giugno 2014, ha affidato a facebook l’annuncio che in molti attendevano: la Procura di Livorno contesta al primo cittadino anche il reato di abuso d’ufficio oltre a quello di bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta “Città Pulita”. L’indagine è portata avanti dai pm Arianna Ciavattini e Massimo Mannucci. Come specifica lo stesso Sindaco nel post sul proprio profilo facebook, ad oggi né lui né Lemmetti hanno ricevuto “alcun avviso di garanzia”. A fine settembre infatti, tramite il suo avvocato Sabrina Franzone, il primo cittadino a 5 stelle aveva chiesto ai magistrati informazioni sul proprio status attraverso l’articolo 335 del codice di procedura secondo cui, “su richiesta”, il pubblico ministero comunica “il reato attribuito” alla persona interessata. La notizia era già stata data dal quotidiano locale il Tirreno nel maggio scorso ma il Sindaco aveva smentito tutto pubblicando l’avviso di garanzia sulla propria pagina facebook.

Aamps, l’inchiesta della Procura di Livorno

L’inchiesta riguarda la gestione di Aamps, la municipalizzata dei rifiuti che negli scorsi mesi aveva dato non pochi grattacapi al Sindaco di Livorno. Un anno fa, infatti, Nogarin aveva deciso di portare i libri dell’azienda in tribunale come conseguenza dei bilanci in grave perdita del 2014. Ad oggi l’azienda si trova in procedura di concordato preventivo. I 5 Stelle sostengono che il reato di bancarotta fraudolenta sia quasi “un atto dovuto” da parte dei magistrati in caso di concordato preventivo. “Sono certo che la mia condotta, così come quella del mio assessore, è stata sempre e solo orientata a favore degli interessi dei cittadini di Livorno – si è giustificato Nogarin su facebook –. Tanto è vero che siamo stati proprio noi a promuovere questa indagine, portando allo scoperto il buco di circa 42 milioni di euro dell’azienda, destinato ad essere ripianato proprio con i soldi dei livornesi”. Secondo il Tirreno, il reato di abuso d’ufficio riguarda la decisione presa dal Sindaco il 7 gennaio scorso di revocare il Cda di Aamps. L’avvocato Franzone ha replicato, sempre al Tirreno: “se questa fosse davvero la contestazione, mi sembrerebbe davvero assurda visto che lo stesso Nogarin ha avuto garanzie che quel provvedimento fosse nelle sue facoltà di Sindaco”.

Pizzarotti e Nogarin

Nogarin: la trasparenza prima di tutto

Secondo il Fatto Quotidiano, prima di pubblicare il post su facebook nel tardo pomeriggio di ieri, Nogarin avrebbe sentito per telefono sia Grillo che Casaleggio. “Per noi del M5S la trasparenza viene sempre prima di tutto e quindi mi sembra doveroso darvene notizia – ha continuato il Sindaco –. Vi terrò aggiornati, come sempre”. Un altro Sindaco del Movimento 5 Stelle si è ritrovato indagato per abuso d’ufficio nell’ultimo anno: Federico Pizzarotti. Il Sindaco di Parma, però, era stato sospeso dal Movimento per aver taciuto sull’indagine a suo carico. Poi, una settimana fa, Pizzarotti se n’è andato sbattendo la porta.

@salvini_giacomo

L'autore: Giacomo Salvini

Studente di Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di Firenze. 20 anni, nato a Livorno. Mi occupo di politica e tutto ciò che ci gira intorno. Collaboro con Termometro Politico dal 2013. Su Twitter @salvini_giacomo
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