Sondaggi USA 2016: la situazione al 18 ottobre
Si muovono solo i big (e, in quanto tali, fanno molto rumore). Questo in sintesi il giudizio sull’analisi del trend dei sondaggi USA dell’ultima settimana che esaminano il duello tra Hillary Clinton e Donald Trump per la corsa alle presidenziali dell’8 novembre.
I sondaggi condotti sul piano nazionale confermano il trend che vede un allargamento della forbice che divide Trump e la Clinton. Il vantaggio dell’ex first lady ora si attesta mediamente sui 6 punti.
Tuttavia vi sono rilevazioni condotte da affidabili istituti – come per esempio Monmouth University o quello di NBC/Wall Street Journal – che al momento tratteggiano un vantaggio della candidata dem addirittura doppio, tra l’11 ed il 12%.
Spostando l’attenzione sull’analisi dei sondaggi Stato per Stato – e in particolar modo sugli swing states, gli Stati più in bilico che potrebbero rivelarsi decisivi – si conferma quanto detto poc’anzi: pochi spostamenti, ma di peso. E gli attori protagonisti prendono il nome di Virginia, Ohio ma soprattutto Florida.
Nello Stato che decise le discusse presidenziali del 2000, la Clinton sembra aver messo la quinta. Le ultime rilevazioni di Quinnipiac, Public Policy Polling e Gravis Marketing concordano nell’assegnare all’ex first lady un vantaggio di 4 punti, un margine abbastanza rilevante, se si considera la tradizionale caratteristica di swing state della Florida.
Per quanto riguarda la Virginia – Stato su cui la Clinton ha scommesso pesantemente, con la scelta del senatore nonché ex governatore Tim Kaine quale candidato vicepresidente – il trend potrebbe presto spingerla al di fuori dal ristretto lotto di swing states, con le ultime rilevazioni (in particolar modo di IPSOS e Christopher Newport University) che le assegnano addirittura un vantaggio in doppia cifra.
In Ohio – lo swing state per eccellenza – arriva l’unico (leggero) cambiamento che sorride a Trump. Le ultime rilevazioni condotte da Marist e CNN assegnano al tycoon un vantaggio tra 1 e 4 punti, sufficiente ad invertire il trend delle ultime settimane che aveva visto la Clinton allungare inesorabilmente le mani sullo Stato del Midwest.
Sondaggi USA 2016: Clinton, un’accelerata decisiva?
Cosa cambia sul piano della mappa elettorale? Lo ribadiamo ancora una volta: pochi cambiamenti ma decisivi. Nello specifico, a cambiar colore è “solo” la Florida, che abbandona il grigio per iniziare a colorarsi di un azzurro che potrebbe diventare sempre più blu elettrico. Ben 29 Grandi Elettori – il bottino più corposo tra tutti gli swing states – che spingono la Clinton oltre quota 300, tra safe states (cioè già assegnati, salvo clamorosi ribaltoni) e stati tendenzialmente dem.
Non cambia invece il bottino di Trump, fermo a 198, poiché le variazioni relative all’Ohio – seppur a suo favore – non sono ancora abbastanza consistenti (anche in virtù della natura fortemente in bilico dello Stato) per spingerlo verso la schiera di quelli tendenzialmente GOP.
In sostanza, si conferma un trend che sorride sempre più alla Clinton. E un dato del genere – nelle settimane in cui, stando allo storico dei sondaggi, è solito consolidarsi un vantaggio decisivo in vista dell’election day – potrebbe davvero far dormire sonni tranquilli all’ex first lady.
A Trump resta un’ultima grande carta mediatica da giocare: l’ultimo duello tv, in programma per domani notte. Un disperato tentativo per provare ad invertire un trend ad oggi sempre più nefasto.