Referendum Costituzionale, lo sgarbo di Monti a Renzi: “Voterò no”
In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex premier Mario Monti ha annunciato che voterà No al referendum costituzionale del 4 dicembre.
L’ex commissario Ue motiva così la sua scelta. “Votare Sì al referendum significherebbe votare Sì al tenere gli italiani dipendenti da questo tipo di provvidenza dello Stato. Sarebbe un Sì a non mantenere con loro un rapporto da cittadini adulti o maturi nei confronti dello Stato. A me risulta impossibile dare il mio voto a una Costituzione che contiene alcune cose positive e altre negative, ma che – per essere varata – sembra avere richiesto una ripresa in grande stile in quel metodo di governo che a mio giudizio è il vero responsabile dei mali più gravi dell’Italia”.
Referendum costituzionale, Monti: “Nessun pericolo se dovesse vincere il No”
Secondo Monti, se dovesse vincere il No non ci sarebbe alcun rischio per l’economia italiana come invece sottolineato da Moody’s e Goldman Sachs. “Se vincesse il No non sparirebbero gli investitori esteri. Se vincesse il Sì non sparirebbe ogni democrazia. E la Ue, che peraltro non ha mai chiesto questa modifica della Costituzione, può stare tranquilla. L’Italia non rischia, come cinque anni fa, di cadere e di travolgere l’euro”.
Per far ripartire l’Italia, spiega infine l’ex premier, non serve una riforma della Costituzione ma la lotta all’evasione fiscale e alla corruzione. Uno dei problemi, conclude Monti, è “la classe politica che usa il denaro degli italiani di domani come una barriera contro la propria impopolarità”.