La guerra interna al Movimento 5 Stelle tra ortodossi e pragmatici continua sotto traccia. Nonostante le smentite di rito sia dall’una che dall’altra parte, tra le due fazioni continuano le schermaglie.
Come rivela oggi il Corriere della Sera, in vantaggio sarebbero i pragmatici capeggiati da Luigi Di Maio. Il vicepresidente della Camera avrebbe ricevuto il sostegno pesante di molti consiglieri regionali.
Altro rumors interessante riguarda gli ortodossi. Stando a quanto riporta il Corriere, alcuni parlamentari vicini a Roberto Fico avrebbero tentato di portare dalla loro parte il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, senza però riuscirci.
Nei giorni della crisi romana – raccontano i rumors – una sorella di un noto consigliere lombardiano al Campidoglio avrebbe contattato Federico Pizzarotti per provare ad avvicinare il sindaco di Parma a un fronte capeggiato da Fico. Tentativo respinto da Pizzarotti, che a inizio di ottobre ha deciso di lasciare i Cinque Stelle.
L’indiscrezione non fa altro che acuire le tensioni all’interno del Movimento alle prese in questi giorni con il caso firme false a Palermo.
Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio si difende
Intanto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, si difende dalle accuse di aver speso troppi soldi per attività legate al territorio.
“Ho restituito ai cittadini italiani – scrive in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo – in tre anni e mezzo 204.582,62 euro. E sono felice di averlo fatto”. “E’ capitato anche che abbia pagato alberghi, biglietti aerei e dei treni per viaggi istituzionali e biglietti aerei-treni per eventi sul territorio, senza farli rimborsare alla Camera, anche se ne avrei avuto diritto. In pratica gestisco due cariche, ma lo Stato ne paga solo una”.