Europa politica, le mappe del continente in base al partito dominante

Europa politica, le mappe del continente in base al partito dominante

Ormai la politica europea sta divenendo importante almeno quella nazionale, un giorno potremmo valutare i politici di Germania, Francia, Spagna, non in base al Paese d’appartenenza, ma piuttosto il partito.

Come sarebbe allora la geografia politica europea se l’Europa fosse un solo Paese come gli USA?

Quali le zone di destra e di sinistra?

Ce lo dice una mappa del blog di Josse de Voogd, blogger olandese esperto di grafica, che ha realizzato una mappa del continente basandosi sulle europee 2014, quando tutti gli europei votarono insieme, e considerando anche le elezioni precedenti e le tradizioni politiche delle varie aree

Europa politica, prevale il blu del centrodestra, le aree più densamente popolate votano a sinistra

Nella mappa sembra prevalere l’azzurro del centrodestra, che prevale nelle aree più rurali e quindi geograficamente più vaste, anche se meno popolose.

Il centrosinistra sembra essere più forte nelle città, tranne che in Scandinavia.

In generale però siamo in un periodo che vede maggiormente favoriti i partiti conservatori. E’ così praticamente per tutta la Polonia, buona parte della Germania, tranne l’area attorno a Berlino e poche altre, la Spagna, eccezion fatta per il Nord-Est e il Sud, il Regno Unito, dove però hanno la loro importanza i partiti autonomisti in Scozia e Galles, in giallo.

Il rosso della sinistra spicca nelle aree urbane di Parigi, Londra, Roma, nel vasto Sud-Ovest della Francia, in Repubblica Ceca, in Vallonia, a Vienna, e nel centro Italia.

Le recenti elezioni in Spagna e il loro esito per esempio confermano questo modello

Nel nostro Paese la geografia politica sta cambiando, ma vengono prese in considerazioni le classiche divisioni esistenti da decenni, con un Nord, con l’eccezione del torinese e di Genova, prevalentemente conservatore, assieme a gran parte del Sud.

E’ chiaro che questa mappa andrebbe aggiornata con l’emergere delle nuove forze che non si definiscono chiaramente di destra o sinistra, come il nostro Movimento 5 Stelle