Renzi a “in mezz’ora”: incontro-scontro con Lucia Annunziata
Forse l’intervista più attesa della settimana: Matteo Renzi si presenta a “casa” di Lucia Annunziata (direttrice dell’Huffington Post) nella sua trasmissione “in mezz’ora”. Scambi di battute accese e al vetriolo. Il premier in gran difficoltà nella prima parte di trasmissione, “recupera” nella seconda. La conclusione, più blanda, in extra-time. Stavolta nessun monologo.
In mezz’ora: Renzi a briglia sciolta, non lascia parlare l’Annunziata
Sono questi i temi principali portati dalla Annunziata al primo ministro. La prima domanda, estremamente cordiale e di benvenuto, “è contento della settimana appena trascorsa?” Non è che la “falsa partenza”. Renzi risponde dichiarandosi soddisfatto (“ce ne fossero state altre di settimane come questa, in passato”) e comincia a snocciolare alcuni dati della legge di bilancio. Dilunga sulla sua visione di Europa, che dovrebbe finalmente puntare alla crescita e non all’austerità. L’Annunziata redarguisce il Premier, il quale impedisce alla giornalista di porre ulteriori domande. Renzi continua a briglia sciolta fino a quando l’Annunziata non lo ammonisce definitivamente. La direttrice dell’Huffington è al vetriolo: “Lei mi sta tirando per i capelli.”
Renzi sulla riduzione degli stipendi a firma M5s: “abbiamo altra maniera di pensare a riduzione dei costi della politica”
Finalmente, dopo lo sfogo, si passa al seguente argomento: la legge proposta dal M5S sul taglio degli stipendi. Alla domanda “come voterà il PD alla proposta di legge?” Il premier glissa, assicurando che “il PD ha una forma diversa di pensare alla riduzione dei costi della politica.” Attacca Luigi Di Maio sul personale, dicendo che l’esponente grillino “abbia solo il 37% di presenze in aula” e che questi facciano la morale, ma non sono nè più, nè meno, degli altri partiti. L’Annunziata ritiene che il taglio dei costi della politica (così come descritto dal quesito referendario) non sia così veritiero, e che in realtà la riduzione dei costi deriverebbe da un processo posteriore. Renzi replica con il mantra che “è l’unica occasione per cambiare. Non ci sarà nessun’altra occasione per poter ridurre i costi della politica. Deputati e senatori diranno che è stato voluto dal popolo.” Termina sull’argomento dicendo che con un centinaio di senatori in meno, ci saranno necessariamente dei tagli. “La matematica è più forte anche di lei, Annunziata“, conclude il premier. La replica, stizzita: “con lei da questa parte [referendum] non andiamo da nessuna parte.”
La battaglia del 0,1%
Il seguente tema riguarda le forti dichiarazioni di Padoan, il quale avrebbe detto: “o noi o l’Ungheria”. Tutto ciò, posteriormente all’annuncio della legge di bilancio. L’Annunziata e Renzi discutono sullo 0,1% “di troppo” (dal valore di 1,4 miliardi di euro circa) e di come questa differenza possa dar vita a un “aut-aut” così drastico. La giornalista e il premier non s’intendono. Per Renzi, è importante perchè “in passato l’Italia ha sempre detto di sì a tutto”. L’Annunziata replica piccata: “una battaglia storica sullo 0,1% non ci crede nessuno“. La contro-risposta del premier chiude definitivamente il tema: “il dibattito è fisiologico. Lei indica la luna e c’è chi guarda il dito.”
In mezz’ora: chiusura su equitalia, condoni e magistrati.
Il finale di trasmissione è altrettanto intenso. Il tema dei condoni (e l’ormai noto inglesismo “voluntary disclosure”) e equitalia accende il dibattito. Per Renzi, “[puf puf] Equitalia dal primo luglio non c’è più. E non c’è condono. Ognuno paga, ma senza gli interessi di prima.” L’Annunziata – provata da un inizio di fuoco – si lascia andare, affermando che “è ovvio che Lei [Renzi] si sta giocando una partita importante e cerca di captare tutto il consenso possibile, non mi faccia passare per imbecille.” E ancora, “non so come arriveremo al 4 dicembre.” Renzi si dimostra più tranquillo negli ultimi 5 minuti di trasmissione ed extra-time. Assicura che la finanziaria arriverà in settimana e che lo sciopero dei magistrati (programmato per domani) non lo preoccupa. “Ciò che voglio sono le sentenze“, conclude.
Annunziata VS Renzi: show dei protagonisti
Nel complesso, entrambi molto bravi nel gestire una intervista dal sapore di scontro frontale. Renzi prova a gestire fin da subito l’intervista, impedendole di parlare. La giornalista riesce a ribaltare la situazione interrompendo il premier nel suo tentativo di monologo e mettendolo in difficoltà sulla legge per il taglio agli stipendi (a firma M5S) e sul referendum. La seconda parte dell’intervista scorre con meno frenesia, nonostante alcune incomprensioni tra i due. Entrambi colpiscono e incassano, e alla fine ne risulta uno degli episodi di in mezz’ora più intensi dell’anno.