Sulla questione Mineo interviene anche il vicepresidente del Senato, l’esponente del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio. E, tramite un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ne ha per tutti.
CHITI E MINEO, PROVVEDIMENTI GIUSTI – Di Maio non ha nulla da eccepire riguardo alla decisione di sostituire Mineo e Chiti nella commissione affari costituzionali al Senato. “Dobbiamo essere intellettualmente onesti, se in un partito la linea si decide a maggioranza e successivamente un parlamentare vota in dissenso, è giusto che vengano presi provvedimenti“. E questo vale “al di là del merito della votazione”.
ACCUSE AL PD – Il vicepresidente del Senato ne ha però anche per il Partito Democratico. “Il PD lo conoscono tutti ormai, Mineo e Chiti lo conoscevano bene quando si sono fatti mettere in lista”. E aggiunge: “io personalmente in quel partito non ci sono mai entrato, perché conosco bene le loro dinamiche”. E, nel postare un video risalente al 2009, ricorda come in passato sia stato anche oggetto di un tentativo di pestaggio proprio da parte di esponenti democratici.
LA DIFFERENZA CON IL M5S – Luigi Di Maio respinge quindi qualsiasi tipo di lezione dal PD, e precisa i meccanismi vigenti nel Movimento 5 Stelle. “La linea si decide a maggioranza di migliaia di persone, una democrazia direttache nessuno ancora è stato in grado di eguagliarci”. E aggiunge: “noi abbiamo un sistema iper-garantista sulle espulsioni e le decisioni politiche, alle europee addirittura abbiamo istituito il Recall”, mentre nel PD “in 5 o 6 (su ordine di Renzi) hanno deciso di rimuovere Mineo e Chiti”. Secondo Di Maio: “è tutta qui la differenza, ed è per questo che io ho scelto di far parte del Movimento 5 Stelle“.
Emanuele Vena