Alta tensione tra Italia e Ungheria: scambio di accuse tra Renzi e Orban

Pubblicato il 28 Ottobre 2016 alle 17:25 Autore: Alessandro Faggiano
referendum costituzionale, renzi, #matteorisponde

Alta tensione tra Italia e Ungheria

Renzi aveva assicurato che la battaglia sullo 0,1% non fosse una questione di pochi miliardi di euro. Dopo l’avviso lanciato da Padoan, la risposta ungherese non è tardata ad arrivare. Il governo italiano formula un “je accuse” sull’accoglienza. L’Ungheria insiste sul bilancio. Tra i due Paesi è alta tensione.

Italia VS Ungheria: le prime scintille tra Padoan e ministro esteri ungherese

Dal referendum sulle quote migranti organizzato dal presidente ungherese, Viktor Orban, la tensione con l’Italia è andata in crescendo. Ad “aprire il fuoco” è stato nientemeno che il pacato Padoan, lanciando la prima scoccata all’Unione. Lo sforamento dello 0,1% sulla legge di bilancio non è risultato uno smacco tanto all’Unione come all’Ungheria. Se l’Unione si è limitata (per il momento) a una formale lettera di richiamo, l’Ungheria ha risposto piccata alla legge di bilancio italica. Secondo il ministro degli esteri ungherese, Peter Szijjarto, “l’Italia sta violando le regole”. Inevitabile la risposta del governo italiano sull’inadempimento – da parte dell’Ungheria – degli accordi sulle politiche migratorie.

referendum-ungheria-orban

Dopo l’alterco dei ministri, arriva lo scontro tra Orban e Renzi

L’alterco tra Padoan e Szijjarto non è stato che l’antipasto del confronto frontale tra Orban e Renzi. Le accuse, formulate dai due ministri, cristallizzano in minacce concrete. Renzi assicura – in un intervento a “Porta a Porta” –  che apporrà il veto al bilancio comunitario in caso di mancato rispetto, da parte dell’Ungheria, degli accordi sulla politica migratoria e di frontiera. Orban stuzzica il Premier – in maniera poco ortodossa – assicurando che questi sia “un po’ nervoso”, per via del recente terremoto. Insiste anche sullo sfruttamento – da parte dell’Italia – della disciplina comunitaria, avendo ricavato una gran somma di denaro dal “business dell’accoglienza”. Pertanto, secondo Orban, chi non rispetta gli accordi è proprio l’Italia. L’ultimo commento, in ordine di tempo, è del nostro ministro degli esteri. Paolo Gentiloni chiede che “l’Ungheria non faccia la morale all’Italia”, dopo aver deliberatamente violato i regolamenti comunitari in tema d’immigrazione.

Italia-Ungheria: che scenari?

Da molto l’Italia non si ritrovava al centro di un dibattito così teso con un partner europeo. Lo sforamento del 0,1% sembra essere nulla più che il pretesto per attaccare duramente su temi di maggior rilevanza. Italia e Ungheria sono agli antipodi per politiche d’immigrazione. Renzi porta avanti la sua lotta per l’accoglienza e per la responsabilità collettiva. Orban, d’altro canto, ineggia agli interessi del Paese e dell’Unione stessa.

Piuttosto che una “escalation” di minacce, si potrebbe prospettare uno smorzamento dei toni, attraverso la mediazione di altri attori politici comunitari.  In questo momento, Renzi “fa le veci” dell’Unione. I due leader (Orban e Renzi) hanno assunto l’iniziativa per salire prepotentemente sullo scenario europeo, attirando l’attenzione dell’opinione pubblica. Si aspettano, pertanto, delle dichiarazioni a stretto giro, che permettano di moderare una situazione potenzialmente complessa e di difficile risoluzione.

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
Tutti gli articoli di Alessandro Faggiano →