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Oggi, scende in piazza la sfida sul referendum costituzionale, il Pd ha scelto quella del Popolo, qualche giorno fa, per il No Renzi Day era stata scelta San Giovanni in Laterano. Ci saranno molti “giovani”? D’Alema in settimana ha detto che votano Sì solo i “vecchi”, qualche sondaggio gli ha dato pure ragione. Ci saranno molti indecisi, questo è certo. Ultimamente, sono scesi in strada a protestare, non a Roma ma a Milano e Torino, anche i fattorini in bicicletta di Foodora che hanno dato vita a quello che è stato definito il primo sciopero della “sharing economy”. In bicicletta dovrà andarci anche Roberto Benigni che si immedesimato troppo ne “Il sorpasso” di Risi. La terra trema in centro Italia, ancora, Aleppo è sotto assedio, ancora. La Spagna, dopo quasi un anno, potrebbe tornare ad avere un governo: “Rajoy da questa parte – Non si preoccupi conosco la strada”. La Vallonia ha un problema con il Canada, Sgarbi con la Raggi, la Raggi con i frigoriferi, Renzi con la Commissione Ue (ma soprattutto con l’Ungheria). D’altra parte, tutti noi abbiamo un problema con i kiwi, a quanto pare. La Lorenzin ha parlato del Titolo V e ci è venuto un dubbio. Invece, sulle presidenziali americane siamo abbastanza sicuri. A Calais la polizia francese è andata con le ruspe, a Goro mancavano solo quelle e la fidanzata di Tosi.
